Come le soluzioni di business intelligence e performance management possono aiutare le aziende a prendere decisioni migliori?
Le organizzazioni aziendali fanno fatica ad adattarsi alle nuove realtà di mercato perché spesso le piattaforme di pianificazione e business intelligence di cui dispongono sono troppo rigide o frammentate e di conseguenza le informazioni vengono disperse tra decine di spreadsheet da cui diventa impossibile ottenere una visione unitaria dell’andamento aziendale. Di conseguenza – come ci spiega Andrea Maderna, country manager di BOARD Italia – «le decisioni vengono prese spesso basandosi su informazioni inesatte, intempestive o incomplete, portando a valutazioni che si rivelano errate». Non solo. Con gli approcci visti finora, esiste una evidente “disconnessione” tra la parte Finance dell’impresa, che guarda ai numeri, e le Operations che questi numeri li generano. La rilevanza delle informazioni nel processo decisionale d’impresa e la necessità di misurare e pianificare in tempo reale rivoluzionano il controllo di gestione. «Con uno strumento unificato come BOARD – afferma Maderna – il dato acquista una consistenza maggiore, non è più un dato finanziario astratto, ma mette insieme le fasi operativa e finanziaria, consentendo maggiore controllo e decisioni più efficaci».
Data Manager: Perché la flessibilità e l’adattabilità di uno strumento software di business intelligence e performance management sono fondamentali? Ci può fare un esempio per capire meglio?
Andrea Maderna: «In un’azienda che opera nel settore dei beni strumentali, le dinamiche di vendita sono completamente diverse da quelle che troveremmo in una azienda che deve vendere alla GDO, dove è fondamentale poter gestire campagne promozionali e anticipare attraverso strumenti predittivi la risposta del pubblico. Ma alla fine il dipartimento Finance di entrambe dovrà ricondurre i “numeri” a un conto profitti e perdite, a uno stato patrimoniale e a una analisi dei flussi di cassa».
BOARD promuove il principio del “self-service” per una forte indipendenza dell’utente. Che vantaggi ha questo tipo di approccio?
«Per la prima volta, il business può controllare direttamente i suoi processi di pianificazione, senza dover coinvolgere gli informatici ogni volta che è necessario concepire una reportistica di un certo tipo, o aggiungere nuovi prodotti o business unit».
Tra le funzionalità di business intelligence specificamente concepite per il mondo finance, è possibile avere una specie di “bussola” per navigare i dati?
«L’esigenza di avere un navigatore a disposizione di chi deve lavorare in un’ottica di P&L, cash-flow, profitability analysis e cost accounting è fondamentale e per niente banale o scontato. Per il CFO, le cifre devono essere organizzate in un certo modo. In un foglio di calcolo, è necessario poter accomunare i dati, aggregarli, ripartire i costi, consolidare per unità organizzative e subsidiary diverse. Servono insomma logiche di gestione del dato che non sono tipiche di funzioni aziendali come le vendite. E proprio per questo, BOARD offre una serie di funzionalità che permettono di integrare facilmente piani dei conti diversi, creando viste trasversali. Non solo. Le soluzioni danno la possibilità di riclassificare i bilanci e di renderli completamente navigabili, di consolidare le posizioni di controllate e partecipate, di effettuare conversioni tra valute e più in generale di supportare qualsiasi processo di analisi, pianificazione e simulazione in ambito finance».