Nell’era dove il 3D sta rivoluzionando ogni ambito della vita, la lotta contro il cancro e le malattie infettive come Ebola e Hiv potrà contare su nuovi potenti strumenti: i rivoluzionari vaccini in 3D creati dai laboratori di Harvard
Si tratta di un vaccino costituito da speciali bio-materiali intelligenti, in grado di auto-assemblarsi una volta iniettati sotto pelle, a formare una sorta di struttura tridimensionale dove confluiscono e vengono “armate” le cellule “sentinella” del sistema immunitario. Un assemblamento che svolge la funzione di una specie di caserma, per adottare un gergo militare. Sembra di evocare uno scenario fantascientifico, tuttavia si tratta di un’idea molto concreta, realizzata dai ricercatori dell’università di Harvard che lavorano presso l’Istituto Wyss di ingegneria di ispirazione biologica e la Scuola di ingegneria e scienze applicate (Seas). La prima fase della sperimentazione è avvenuta sui topi, con i primi risultati positivi che sono già stati pubblicati su Nature Biotechnology. Dopo il vaccino made in Italy contro il virus Hiv e quello per prevenire il tumore al cervello, ecco è un altro importante traguardo che potrebbe fornire un aiuto decisivo contro tumori e virus. Intanto in Italia l’Agenzia italiana del farmaco ha annunciato durante il convegno europeo sulle vaccinazioni che nel nostro Paese saranno disponibili entro 3 anni i primi vaccini terapeutici contro il cancro.
Strutture tridimensionali biodegradabili che si auto-assemblano
La composizione di questi vaccini è il segreto della loro azione esclusiva: biomateriali a base di silice simili a microscopici bastoncini, costituiti al loro interno da piccolissimi pori che possono essere riempiti con ogni tipo di farmaco. Sono proprio questi bastoncini che, una volta iniettati, si auto-assemblano formando una struttura tridimensionale che attira milioni di cellule dendritiche, le ‘sentinelle’ che difendono il sistema immunitario in caso di pericolo. Si tratta di strutture completamente biodegradabili, si dissolvono nel giro di pochi mesi una volta svolto il proprio compito.
Un aiuto durante le epidemie
Pensati come armi anti-cancro, in futuro potrebbero questi vaccini potrebbero essere usati ”contro una serie di malattie infettive letali, inclusi i killer più diffusi nel mondo come il virus Hiv e l’Ebola”, spiega Donald Ingber, direttore della fondazione Wyss Institute.
La loro facilità di produzione li rende adatti a fronteggiare i casi di emergenza, in quanto ne garantisce una pronta e rapida disponibilità.
”Possono essere utili in molte situazioni – afferma il coordinatore dello studio David Mooney – e il fatto che siano iniettabili li rende facili da somministrare sia dentro che fuori dagli ospedali”.