Apple assolta, iTunes non è anti-concorrenziale

Apple assolta dalle accuse in merito ad iTunes e iPod

Apple ha vinto la causa relativa ai DRM e alla gestione dei brani musicali da parte di iTunes e iPod

Recentemente Apple è stata chiamata a difendersi dalle accuse di posizione dominante relative alla gestione dei DRM di iTunes ed iPod. In caso di condanna, la Mela avrebbe dovuto pagare fino a un miliardo di dollari di risarcimento. Oggi i giudici della corte californiana incaricati di decidere sulla questione hanno assolto con formula piena l’azienda di Cupertino, il cui CEO Tim Cook è stato eletto dal Financial Times “uomo dell’anno 2014”.

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iTunes non ha violato la concorrenza

La diatriba riguardava la gestione dei brani da parte di iTunes 7.0 tra il 2006 e il 2009. Secondo RealNetworks, piattaforma per il download di musica anche per dispositivi Apple, la Mela in quel periodo avrebbe utilizzato un sistema di sicurezza anti-concorrenziale che cancellava in automatico i brani scaricati da piattaforme esterne ad iTunes. Durante il processo è stata anche portata come prova una testimonianza del co-fondatore di Apple, Steve Jobs, che sembrava confermare questa tesi. Gli avvocati di Cupertino si erano difesi affermando che questa pratica era servita per proteggere gli utenti da infiltrazioni di hacker e malware. L’accusa invece aveva chiesto un risarcimento di 350mila dollari mal’Antitrust avrebbe potuto alzare la cifra fino ad un miliardo.

Oggi i giudici hanno confermato che il sistema realizzato da Apple non è associabile all’abuso di posizione dominante e che i DRM in uso fino al 2009 erano legittimi, in quanto erano stati gli stessi detentori dei diritti sui brani a chiederli come forma di protezione dalla pirateria. Secondo alcune indescrizioni, la vittoria di Apple, le cui quote di mercato sono cresciute nel Q3 2014, è stata favorita dalla perdita di due testimoni chiave dell’accusa, i cui acquisti musicali incriminati sarebbero avvenuti oltre il lasso di tempo contestato.

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