Presentato come l’ultimo esemplare venduto da Steve Jobs nel 1976, il modello di computer è stato battuto all’asta a un prezzo sottocosto
Si può considerare una cifra di 365mila dollari bassa per un computer del 1976? La risposta è sì se si tratta di un modello in edizione limitata di Apple. Il dispositivo, presentato a un’asta di Christie’s a New York come l’ultimo venduto direttamente dal compianto Steve Jobs, è stato venduto a uno sconosciuto via telefono, una persona che ha partecipato all’asta da remoto, magari a migliaia di chilometri di distanza. A differenza di quanto accaduto con i computer precedenti, qui non si parla di modello costruito o sviluppato in qualche garage degli Stati Uniti.
La verità
Il motivo è semplice: solo qualche giorno fa Steve Wozniak, co-fondatore della Apple assieme a Jobs, aveva detto come non esistesse alcun garage in cui lui e il suo collega assemblavano computer, tutto avveniva altrove, molto nella sede di HP. A questo punto è probabile che il garage in questione fosse solo un luogo di compravendita di computer, così come spiega l’asta che ha battuto per 365mila dollari l’Apple-1 venduto da Jobs. Di tale modello ne esistono solo 70 copie in tutto il mondo, ed è per questo che bob Luther, il possessore precedente del gingillo, che lo aveva messo all’asta, si aspettava di guadagnare qualcosa in più. Lo scorso ottobre un altro Apple-1 era infatti stato venduto a 905 mila dollari, cifra nemmeno sfiorata dall’acquisto all’asta di Christie’s.