Da Las Vegas al Symposium di Gartner, l’azienda presenta la sua visione dei servizi IT di domani
CA Technologies, uno dei più importanti player globali nelle soluzioni software, è intervenuta con varie presentazioni al Gartner Symposium ITxpo di Barcellona, il principale evento mondiale per i CIO e gli IT executive. Gli incontri sono stati inaugurati da un keynote in live stream da Las Vegas, in diretta dal CA World ’14, che si è svolto in contemporanea con l’evento spagnolo. Il CEO Mike Gregoire ha parlato della nuova era dell’Application Economy, in cui tutto è guidato e definito dal software, il quale deve offrire una “customer experience completa” sulla quale si gioca la loyalty del cliente.
“L’esperienza che un brand promette è abilitata dal software. Il software stesso è ora diventato il business”, ha sottolineato Gregoire. Secondo il CEO di CA Technologies sono tre gli imperativi dell’era digitale: l’innovazione veloce, che ha riflessi diretti sulle DevOps, la sicurezza, intesa come la capacità di fornire le informazioni giuste alle persone giuste e al momento giusto, infine la gestione della crescita degli ambienti IT, che tendono a diventare sempre più complessi. L’Internet of Things e i paradigmi destinati a imporsi nel prossimo futuro indicano, a giudizio di Gregoire, che il business è sempre più “ridefinito dal software”, mentre la complessità dei sistemi va trasformata in opportunità di crescita.
“La nostra missione come azienda è realizzare la prossima generazione di software, in grado di operare su piattaforme aperte, ovunque all’interno delle organizzazioni dei nostri clienti, per accompagnare nell’evoluzione dall’oggi a ciò che verrà domani”. I casi di successo di un cliente come Samsung o HBO, oppure i sistemi aeroportuali del Brasile durante la Coppa del Mondo della scorsa estate, sono esempi di come il successo nel business e nei grandi progetti dipenda in maniera sempre maggiore da una struttura IT all’altezza delle sfide e che ecceda le aspettative. “Questo è il nuovo CA World, questa è la nuova CA, la cui mission è di supportare i clienti a estrarre valore dai sistemi tecnologici per sviluppare al massimo il business”, ha concluso Gregoire.
API, Sicurezza, Cloud e DevOps
A partire da esigenze di mercato e analisi dei trend destinati ad affermarsi, come l’Internet of Things, le auto connesse in rete e l’esplosione di sensori e device “smart”, CA ha lanciato nuove soluzioni per gestire la complessità e semplificare le operazioni, dando sostanza a una nuova idea di “Open Enterprise”, l’azienda che si apre al mondo e alle relazioni per sviluppare sempre più il business. Bjarne Rasmussen, Senior VP & CTO EMEA, ha introdotto la press conference sul tema “Delivering innovation and differentiation in the Application Economy”, parlando di API – Application Programming Interface – e dei nuovi modelli di comunicazione tra sistemi e device abilitati da RESTful API, con l’elaborazione di CA Layer 7 API Gateway, il “primo prodotto a essere certificato per la protezione dei file in ambito di Enterprise Security Management”.
Ian Clark, Senior Director EMEA Solution Sales – CA API Management, ha parlato di potenzialità e rischi dell’esposizione delle API per integrare sempre meglio l’azienda con il mondo esterno, partner, fornitori e clienti. “Oggi lanciamo il Mobile API Gateway e l’API Developer Portal, anche nella sua versione SaaS, che consente ai clienti di sfruttare la velocità e l’efficienza del cloud per creare, testare e pubblicare le API in pochi minuti partendo dalle origini dei dati, a ridosso della piattaforma SaaS, per soddisfare ogni esigenza. CA è il primo fornitore leader di soluzioni per la gestione delle API a offrire un revenue planner per accelerare la monetizzazione associata alle API”.
Jan Christiansson, Director Solution Sales, ha invece presentato le soluzioni di Management Cloud , un portfolio di applicazioni disponibili dal cloud per migliorare la gestione della workforce mobile integrandola con l’infrastruttura esistente. “Parliamo di management trasversale alle applicazioni, ai device e ai contenuti, con possibilità di deployment in modalità SaaS o cloud privato e scalabilità elevata”. CA Management Cloud offre soluzioni di project e portfolio management per supportare le iniziative strategiche, unitamente al cloud service management e all’enterprise mobility management, “insieme ad analytics per misurare l’efficienza dei sistemi”. Denis Herriau, Director Solution Sales, Application Delivery, ha infine parlato delle nuove soluzioni dedicate alle DevOps, per ottimizzare ulteriormente l’attività dei team di sviluppo e gestione operativa. “L’Application Economy richiede rapidità di esecuzione, processi automatizzati per ottimizzare il rapporto produttività/costi, oltre ovviamente a servizi di qualità elevata. Le soluzioni di CA per le DevOps abilitano lo sviluppo parallelo di applicazioni in modo più rapido, la delivery continua e operations più ‘agili’”, con Mobile App Analytics per migliorare la user experience.
Le API e l’“arte del possibile”
Breve colloquio con Ian Clark, Senior Director EMEA Solution Sales – CA API Management, a latere della convention
API Management per Ian Clark significa “integrazione semplice e veloce con i sistemi legacy dell’impresa da una parte, e con il resto del mondo dall’altra”. L’interfaccia che permette a sistemi diversi di “parlarsi”, secondo il manager CA è destinata ad aprire scenari interessanti nell’immediato futuro, perché “la connessione di oggetti, così come quella tra le idee, porta sempre a nuovi prodotti e invenzioni”. CA è particolarmente orgogliosa dell’integrazione con l’ultima versione di Samsung KNOX che offre alle aziende “una soluzione di sicurezza end-to-end per le app mobili e protezione dei dati per device Android, e che fornisce un Single Sign-On sulla piattaforma mobile, proteggendo al contempo l’API da app non standard o dispositivi manomessi”. La sicurezza è un problema cruciale nel mondo mobile e interconnesso, ma si può garantire un livello di protezione “adeguato” dotando gli utenti aziendali di “credenziali corrette, device autorizzati e connessioni protette ai sistemi”. “Ciò che mi entusiasma della nuova realtà hi-tech che sta nascendo – ha concluso Clark – è la possibilità di dar forma a sogni e idee prima irrealizzabili e impensabili, che speriamo portino persone e aziende a costruire una società più evoluta e, allo stesso tempo, a misura d’uomo”.
Gartner: “Immaginare il futuro digitale”
Gli analisti di Gartner, leader mondiale nella ricerca e consulenza strategica alle aziende nel campo dell’IT, hanno offerto una varietà di punti di vista sui trend tecnologici e la ricetta del successo nella “digital age”. Jorge Lopez, VP Distinguished Analyst, ha parlato di “Costruire il business digitale del futuro”. Esiste una roadmap che le aziende dovrebbero seguire, ha spiegato Lopez, per raggiungere il successo e adeguarsi al nuovo modo di fare impresa. Comunicazione, sicurezza e innovazione sono tra gli ingredienti alla base del successo, soprattutto in un mondo destinato all’interconnessione globale dell’Internet of Things, che sta già nascendo oggi. “Le risorse IT ruoteranno attorno a quattro ‘pilastri’: informazioni, social networks, mobile e cloud”. I leader di oggi, ha evidenziato il relatore, sono chiamati a elaborare una “visione” di come vogliono costruire il futuro, dirigendo la cultura d’impresa all’interno delle loro aziende verso i nuovi traguardi individuati, e realizzando infine gli obiettivi di eccellenza che si sono posti. “La chiave è immaginare il successo della compagnia in un mondo digitale, cogliendo opportunità prima inimmaginabili ma ora a portata di mano grazie alla tecnologia”, ha concluso Lopez.
“Digital Humanist Manifesto”, la tecnologia dal volto umano
Gartner ha elaborato un documento, intitolato “Digital Humanist Manifesto”, con lo scopo di “aiutare i leader IT a stare al passo con le innovazioni tecnologiche”. Frank Buytendijk, Research VP, ha parlato di questo e di altri temi legati al digitale insieme a Tina Nunno, VP and Gartner Fellow. “Non basta avere un’organizzazione IT solida, quello che serve è anche la fluidità per adattarsi all’imprevedibile che nelle relazioni di business può accadere”, ha spiegato Buytendijk. Allargando la sfera dell’IT a opportunità impreviste “si costruisce una cultura dell”always on’, dove l’azienda è così flessibile ed efficiente da adattarsi, traendo il massimo da ogni collegamento utile che si presenta, anche supportando gli utenti a sviluppare nuovi sistemi di utilizzo che all’inizio non erano stati concepiti. Questo va oltre il rigore della scienza e dei sistemi informatici, ma riguarda un nuovo ruolo che i leader IT possono avere”. La tecnologia ha senso se abilita le persone a realizzare i propri sogni, e in questo senso si parla appunto di “digital humanism”, un modo diverso di intendere il digitale. Gli utenti vengono così riportati al centro, favorendo l’innovazione e gli sviluppi inattesi delle tecnologie nelle mani degli utenti stessi…