Kroll Ontrack lancia Ontrack PowerControls per SQL

Ontrack PowerControls per SQL ripristina una singola tabella da un backup del database o da uno snapshot in pochissimi secondi

Una nuova estensione dello strumento per il restore dei dati di Kroll Ontrack affronta uno dei più grossi grattacapi con cui hanno a che fare i Database Administrator (DBA) in SQL.
Kroll Ontrack annuncia l’ampliamento della propria pluripremiata suite Ontrack PowerControls come tool di ricerca e restore granulare per Microsoft SQL Server. Il tool è una risposta diretta al feedback dei clienti, i quali sostengono che ripristinare tabelle SQL da backup o snapshots sia una richiesta frequente, che può causare diverse ore di interruzione al giorno. Le nuove funzionalità possono ridurre in modo significativo il tempo dedicato al ripristino di queste tabelle, letteralmente da ore a minuti.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Una ricerca condotta da Kroll Ontrack ha rivelato che il 64% degli amministratori di database (DBA) intervistati riferisce di regolari eventi di ripristino SQL ogni mese come risultato di tabelle perse, mancanza di dati in righe o colonne o tabelle necessarie per finalità di sviluppo o di analisi. Il 39% riporta da una a cinque richieste di ripristino SQL al mese e un ulteriore 25% ne cita più di 6. Inoltre, quando è stato chiesto loro quanto tempo fosse solitamente necessario per ripristinare una tabella da un database di SQL Server, il 52% ha affermato più di un’ora.

“SQL è alla base di molte applicazioni aziendali. Se poi ad essere inutilizzabile è un’applicazione SQL critica per il fatturato dell’organizzazione, è piuttosto comune trovare il CIO che, appena dietro alle spalle del DBA, spera in un rapido lavoro di ripristino poiché il fermo può costare all’azienda migliaia di euro.”, dichiara Paolo Salin, Country Director di Kroll Ontrack Italia. “Oggigiorno, il processo di restore richiede in genere ore – tempistica determinata dalla dimensione del database insieme con gli attuali metodi di restore di SQL Server che richiedono il ripristino dell’intero database e la presenza del server SQL durante la procedura – anche se è necessario il restore di una sola tabella. Ontrack PowerControls rivoluziona il restore come fino ad oggi conosciuto dai DBA, consentendo loro di ripristinare in modo granulare tabelle SQL, senza dover ripristinare l’intero database o utilizzare SQL per leggere i backup”.

Leggi anche:  AI Accelerator, il nuovo progetto di Intelligenza Artificiale per innovare il futuro del business di BlueIT S.p.A. Società Benefit

“Tabelle perse o mancanti rappresentano un aspetto fin troppo familiare del mio lavoro, ma sono molto più impegnative di quanto dovrebbero essere. Devo prima trovare il backup richiesto, quindi individuare un server che disponga di spazio sufficiente e infine ripristinare l’intero database anche solo per una tabella”, afferma James Dorame, database system manager, Questar Assessment Inc. “Ontrack PowerControls mi permette di risparmiare ore di tempo a confronto con i metodi nativi di restore, consentendomi di focalizzarmi su un elenco di cose da fare già pianificato e su iniziative strategiche di business.”

In particolare, Ontrack PowerControls per SQL consente ai DBA di affrontare rapidamente e facilmente regolari richieste di ripristino di tabelle SQL attraverso la seguenti caratteristiche:

• Drag and drop di singole tabelle da backup nativi di SQL Server o storage tier snapshots all’ambiente desiderato, eliminando la necessità di ripristinare l’intero database
• Anteprima del contenuto della tabella per verificarne la versione prima di eseguire il ripristino
• Restore di una tabella senza la necessità di T-SQL o PowerShell scripting

“Riceviamo fino a tre richieste al giorno per recuperare tabelle perse”, dichiara Mark Classen, consulente DBA. “Se avessimo questo strumento, potremmo facilmente gestire tali situazioni, recuperando le tabelle per i dipartimenti che ne fanno richiesta. Senza Ontrack PowerControls non ci resta che dire ‘no, non possiamo farlo.’ “