Fujitsu, la digitalizzazione è la chiave del successo

In occasione del più grande evento europeo organizzato da un vendor IT, in corso a Monaco in questi giorni, il chief technology officer della società riafferma l’esigenza di trasformare i business in ottica digitale

Digitalizzarsi. E reinventarsi. Il messaggio lanciato da Joseph Reger, chief technology officer di Fujitsu, non potrebbe essere più chiaro. Incontrando la stampa alla vigilia dell’evento Fujitsu Forum, kermesse con più di 10.000 partecipanti che si svolge in questi giorni a Monaco di Baviera, Reger ha tracciato una distinzione tra i due tipi di business prevalenti oggi in seguito alla trasformazione digitale: quelli digitali e quelli “digitalizzati”. Dove i primi sono quelli che ruotano attorno a prodotti che sono già digitali per definizione, come gli MP3 per esempio, mentre sono “digitalizzati” i business che abbracciano la trasformazione digitale in tutti i loro processi tranne nel prodotto core, che rimane analogico. L’esempio portato da Joseph Reger è quello di Starbucks, che ruota attorno al caffè, “un prodotto che più analogico non si può”, ma che ha innovato interamente in tutta la catena del valore: “sono partiti col wi-fi gratis tanti anni fa, poi con i meeting on line, concentrandosi ulteriormente sulla customer experience, con un utilizzo dei social media al massimo delle loro potenzialità, per arrivare all’analisi dei big data. Così sono riusciti a trasformare l’intera catena del valore, tranne appunto il caffè, in un prodotto digitale, per diventare un vero e proprio business digitalizzato”

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Opportunità europee

E qui, sempre secondo il CTO di Fujitsu, si apre un vasto ventaglio di opportunità che può rivelarsi particolarmente utile per alcuni dei settori industriali europei tuttora dominati da logiche passate, come nell’automotive o nella produzione di macchinari: “la trasformazione digitale della catena del valore di molte aziende può portare a notevoli vantaggi competitivi”. Di più: “in Europa la trasformazioni digitale è un must vero e proprio”, ha ribadito Reger in una conversazione con Data Manager, “anche in relazione a tutto il dibattito che c’è da tempo su tema delle start up qui in Europa: che ci piaccia o no, qui da noi si parla molto ma succede poco, mentre negli Stati Uniti le cose accadono davvero. Questo è anche dovuto all’abbondanza di venture capital tipica degli Usa, ma dobbiamo metterci in mente che abbiamo già tutti gli strumenti ed è ora di usarli, con il solo limite dell’immaginazione, perché se l’IT ha già dimostrato di trasformare molti business, può farlo con tutti i business, incidendo nella customer experience, nei processi di produzione e in molti altri aspetti rilevanti dell’intera catena del valore”.

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I nuovi PrimeFlex

Gli strumenti per la trasformazione digitale, anzi per la “digitalizzazione”, sono quelli noti: big data, cloud, social media, mobility, e anche Internet of Things, che, sottolinea Reger, è un “insieme di tecnologie, che presuppone la presenza di molteplici sensori in grado di dare ogni tipo di informazione utile”. Per i quali possono rivelarsi più che mai necessari i supercomputer, cioè gli HPC, High Performance Computing, su cui Fujitsu vanta ottime referenze, come è stato ribadito all’evento di Monaco. E, sempre in tema di hardware, tra le novità viste al centro dell’attenzione del Fujitsu Forum vi è senz’altro la nuova linea PrimeFlex, i sistemi integrati convergenti hardware e software che comprendono oltre venti soluzioni diverse per tutti i possibili usi, anche per Sap Hana e Hadoop, quindi con spiccate capacità di analisi dei big data, e che si candidano ad attrarre una fetta importante di mercato. Rispetto ad analoghe soluzioni concorrenti da tempo sul mercato, la nuova linea Fujitsu PrimeFlex si caratterizza anche per “il massimo grado di flessibilità delle soluzioni, che può arrivare addirittura a non comportare la necessità di acquistare nuovo hardware, in quanto prevede anche la presenza di un ‘blueprint’, un progetto che può essere realizzato con l’esistente”, ha concluso Joseph Reger.