Fieg su Google: “Ci sia maggiore trasparenza sui ricavi”

La Federazione italiana editori giornali chiede che il colosso statunitense comunichi i propri ricavi pubblicitari come il resto delle aziende

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

E’ scontro tra la Fieg e Google sulla possibilità di capire quanto la casa hi-tech USA guadagni con gli introiti pubblicitari. Secondo la Federazione: “Appare assurda la pretesa di Google di non essere inclusa tra i soggetti obbligati a comunicare i propri ricavi pubblicitari all’autorità di settore, sottraendosi così al complesso delle regole poste dal legislatore nazionale e comunitario a tutela della concorrenza e a presidio del pluralismo informativo”. In pratica, la Fieg ha chiesto al TAR del Lazio, Tribunale amministrativo Regionale, di far adottare maggiore trasparenza nella fornitura di dati che ad oggi sono oscuri, ovvero quelli sui ricavi, puntando il dito contro l stessa trasparenza dichiarata da Google in altre occasioni.

Prima fonte di informazione

Oltre che una presa di posizione della Fieg, siamo dinanzi ad una richiesta che riguarda tutti gli editori italiani, che la stessa Fieg rappresenta. La Fieg si è schierata al fianco dell’Agcom, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni che, assieme a Confindustria Radio TV, ha deciso di intraprendere una battaglia ferrea contro il predominio di Google. La diffusione dei dati pubblicitari di Big G è essenziale per capire come va il mercato, soprattutto quando l’azienda detiene il 90% del search sul web, evidentemente un monopolio di fatto già raggiunto. Inoltre, secondo una ricerca condotta da Agcom nel 2014, proprio Google rappresenta la prima fonte di informazione in Italia, ulteriore motivo per adottare quella trasparenza già intrapresa in ambiti diversi (come le richieste del governo sui dati degli iscritti).

Leggi anche:  IFS acquisisce Falkonry