Festival della tecnologia ICT: dalla “distanza zero” sul web al WiFi di nuova generazione

Uno sguardo sui temi più caldi dell’innovazione digitale, non solo mondo dei bit ma anche auto elettriche

Si è tenuto lo scorso giovedì il Festival ICT di Milano, organizzato da Ethos Media Group in collaborazione con AreaNetworking.it e dedicato a professionisti e aziende ICT, CEO, imprenditori e manager. Ampia la rosa dei temi trattati, dal cloud al networking, dalla protezione dei dati agli aspetti giuridici, dalla virtualizzazione alla libertà digitale, da Internet ai nuovi trend di mercato. I numeri della prima edizione parlano di 800 professionisti presenti, 70 relatori e una trentina di media partner. L’evento, ideato da Andrea Sandrolini, Roberto Motta e Federico Lagni, si propone di dare “priorità ai contenuti”, privilegiando un format informale con open space al posto dei tradizionali stand chiusi, e dando rilievo all’aspetto relazionale per favorire l’incontro tra professionisti e aziende di ICT. Tra gli highlight di quest’anno, la presenza del Generale della Guardia di Finanza Umberto Rapetto, fondatore ed ex comandante del Gruppo Anticrimine Tecnologico della GdF, e l’esposizione dell'”unica vera auto elettrica al mondo con un’altissima componente informatica”, la Tesla Model S. Il festival si propone come evento adatto sia al pubblico dei tecnici, dando spazio a contenuti specialistici, che ai decisori aziendali, interessati invece alle soluzioni e ai vantaggi offerti dalla tecnologia.

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Tesla Model S, l’auto elettrica che si controlla dal tablet

Il modello è entrato in produzione in Europa nel 2013, e funziona esclusivamente a energia elettrica. E’ dotato di motore asincrono trifase “brushless”, ha un’autonomia di circa 500 km viaggiando alla velocità di 88 km/ora se si guida la versione da 85 kWh del modello. Con le prese elettriche italiane, per fare il “pieno” si impiegano diverse ore, ma con il supercharger Tesla i tempi si riducono, passando a soli 20 minuti per una ricarica di circa il 50% della capacità massima. Sono state realizzate 80 stazioni di ricarica elettrica in tutta Europa, una delle quali è localizzata sull’autostrada A7 del nostro paese. Tesla sta lavorando per garantire la possibilità di ricaricare le sue vetture in tutta Europa, senza costi per i clienti, coprendo il continente nella sua interezza da nord a sud e da est a ovest. All’interno dell’abitacolo della Model S, accanto al volante trova posto un touchscreen da 17 pollici che controlla le funzioni di ricarica, le impostazioni di guida, la navigazione, ed è dotato di connessione a Internet gratuita in tutta Europa. Il veicolo è dotato inoltre di pilota automatico, e le sue funzionalità automatiche sono monitorabili da tablet o da smartphone, tramite apposita app scaricabile.

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Wildix “accorcia le distanze” nell’era del web: le soluzioni Zero Distance e Kite

emiliano tomasoni wildixTutto è iniziato con WebRTC, le Real Time Communications della rete, un protocollo open source nato qualche anno fa per trasmettere dati e voce tramite browser. Architettura peer-to-peer, nessun software o plugin da installare, solo la realtà virtuale dell’accesso diretto con l’interlocutore a distanza. La tecnologia è stata poi ripresa e implementata in soluzioni professionali. Wildix è stata la prima a farlo, offrendo sistemi per migliorare la comunicazione dell’azienda con i clienti. Per saperne di più abbiamo incontrato Emiliano Tomasoni, responsabile marketing della multinazionale. “WebRTC presenta tre vantaggi essenziali”, ci ha spiegato: “Primo, la facilità di accesso. Per connettersi alle real time communications non serve altro che un browser; secondo, la velocità di trasmissione, anche quando si tratta di video-conferenze; e terzo, ma non meno importante, la sicurezza, perché il protocollo è criptato, quindi estremamente difficile da violare”. Wildix è stata la prima compagnia di Unified Communications a integrare WebRTC nella comunicazione sia interna che esterna, privilegiando la semplicità di utilizzo della soluzione e l’immediatezza della relazione con il cliente.

“Con un solo click l’utente può aprire una finestra di dialogo con l’operatore, e in modo altrettanto semplice può usufruire di servizi di comunicazione voce o anche video”. E’ inoltre disponibile una funzione di condivisione desktop per presentazioni a distanza, grazie alla soluzione Kite per il Customer Service. Altre funzionalità avanzate permettono all’operatore di conoscere la pagina che l’utente sta visualizzando, per fornire servizi “su misura” in modo più facile e rapido, e di interagire con i clienti on-line nella lingua che questi scelgono. “L’Università di Roma Tre ha adottato Kite per interfacciarsi in modo più rapido e completo con gli studenti, a tutto vantaggio dell’immagine e della qualità dei servizi che offre”, aggiunge Tomasoni. A ottobre, Wildix ha lanciato un servizio di video-conferenza innovativo per ampliare gli orizzonti della comunicazione collettiva. Anche gli utenti esterni possono venire abilitati a partecipare a incontri nelle “stanze virtuali”, normalmente riservate alla collaboration aziendale. Wildix guarda ora all’espansione del suo mercato all’estero, con un ampliamento delle attività in paesi come la Francia e la Germania. “Bisogna sapersi internazionalizzare senza perdere il contatto con i clienti locali”, conclude Tomasoni. “In sostanza, business globale ma a distanza zero…”

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Aerohive, oltre il WiFi tradizionale

roberto minottiL’azienda “mobile” sta diventando sempre più centrale per condurre il business di oggi, e le tecnologie collegate a questo mondo sono destinate a svilupparsi esponenzialmente. Exclusive Networks è uno dei maggiori distributori a valore, concentrato nell’ambito della sicurezza e networking, che distribuisce, in esclusiva per l’Italia, Aerohive, azienda innovativa di enterprise mobility. Roberto Minotti, System Engineer in Exclusive Networks, ha svolto un intervento al festival parlando di “Distributed Enterprise WiFi”, sottolineando alcuni vantaggi chiave dei nuovi sistemi wireless di Aerohive e le possibilità che abilitano. “L’IT sta diventando sempre più complessa, occorre semplificarla garantendo al tempo stesso qualità dell’accesso ai dati da ovunque, nel rispetto della sicurezza e delle policy aziendali. Per favorire la mobilità e supportare le esigenze di scalabilità nel numero di dispositivi collegati, questa soluzione elimina i controller, incorporandone le funzioni e trasferendo l’intelligenza del sistema direttamente negli access point della rete”. Ciò permette una gestione più agile dei dispositivi, una ridondanza che elimina singoli punti di criticità e abilita funzioni di “self-healing” dell’architettura, una scalabilità virtualmente infinita del sistema e abilita performance superiori, perché spariscono i colli di bottiglia, pur mantenendo una gestione centralizzata di configurazione. “L’idea è di rendere l’intera organizzazione aziendale più semplice da gestire, e al tempo stesso anche più performante”. Le cifre dicono che già quest’anno, nel mondo vi sono qualcosa come 5 miliardi di dispositivi WiFi, modalità di connessione che per Aerohive è la principale forma di accesso in rete. HiveManager, l’interfaccia di gestione per la configurazione, gli aggiornamenti e il monitoraggio dei singoli device, abilita invece le attività di Web Analytics, anche con funzioni di analisi comportamentale, con uno sguardo rivolto al “proximity market” del futuro…

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