Due talk show del Social Radio Lab alla Social Media Week di Roma hanno raccontato dati, trend e casi studio sull’utilizzo di web e mobile da parte delle radio commerciali
Il 24 e il 25 settembre si sono svolti alla Social Media Week di Roma due talk show che hanno coinvolto cinque radio nazionali commerciali e più di 150 partecipanti sul tema della nuova comunicazione radiofonica integrata grazie alle nuove tecnologie web e mobile. Organizzati dal Social Radio Lab – laboratorio-community on line di professionisti radiofonici e comunicatori web e mobile dedicato all’informazione, ricerca e condivisione sull’evoluzione della comunicazione radiofonica – i due eventi hanno confermato che, nonostante si parli tanto di “social tv”, è la radio ad essere veramente social.
La quasi totalità delle 22 radio monitorate dal Social Radio Lab non solo propone siti internet con contenuti e numeri da grandi portali e app sempre più articolate ma ha profili ufficiali su Facebook e Twitter che utilizza quotidianamente per aggregare, fidelizzare e coinvolgere la propria community di ascoltatori. “Oggi per noi la radio è anche tv, mobile, social ed eventi. Il tutto in un’unica proposta editoriale” ha dichiarato Marco Pontini, Direttore Generale Marketing e Commerciale di Radio Italia e R101. Un cambio epocale anche secondo Massimiliano Montefusco, Direttore Marketing e Comunicazione Gruppo RDS: “Grazie alla convergenza tecnologica offriamo intrattenimento ed informazione multicanale raggiungendo il pubblico dove, quando e come vuole”.
E le radio hanno il vantaggio di poter contare su milioni di affezionati, ben contenti di arricchire la loro esperienza anche online. Radio Italia solomusicaitaliana, che domina su Facebook davanti a Radio Deejay e RTL 102.5, ha raccolto finora 2 milioni e 200mila fan. Radio Deejay invece su Twitter guarda tutti dall’alto del suo quasi milione e mezzo di follower, precedendo Radio 105 e RDS. Elevato anche il tasso di engagement: secondo Blogmeter, ad esempio, nel corso del 2013 la pagina de Lo Zoo di 105 ha generato più di 10 milioni di interazioni.
YouTube, utilizzato dal 77% delle emittenti, vede prevalere Radio Globo con 26 milioni di visualizzazioni del canale principalmente grazie a video virali come Pulcino Pio. Negli ultimi mesi sale al 59% l’utilizzo di Instagram dove prosegue il testa a testa tra due brand del Gruppo Finelco: Radio Monte Carlo 2 (12.600 follower) e Radio 105 (12.400). “Il segreto è puntare su contenuti originali” – svela Stefano Bragatto, Speaker Radiofonico e Social Media Manager di Radio Monte Carlo – “Abbiamo scelto di esserci e sperimentare su tutte quelle piattaforme che possono contribuire alla notorietà e affezione alle nostre marche”. Come Spotify dove Radio 105, RMC e Virgin Radio vantano una media di 26.000 follower.
“Il dietro le quinte delle radio colpisce molto gli ascoltatori” – racconta Isabella Eleodori, Speaker Radiofonico di R101 – “Grazie ai social il mio rapporto con loro in diretta è migliorato, c’è più feeling”. E il feeling è ancora maggiore se ci sono ospiti in studio: “Postare una foto di grandi della musica italiana durante un’intervista live è garanzia di successo” – Stefania Giordani, Responsabile Commerciale di Radio Capital – “ma anche gli eventi sul territorio funzionano molto bene”.