Sostenibilità, consumo responsabile e interesse per il “vivere green” non sono a quanto pare solo temi di moda, ma una questione presa molto seriamente da tre quarti degli italiani
E’ quanto emerge da uno studio della società di ricerca Swg, che ha messo in luce come in Italia questa spinta verso un futuro “green” sia concreta e in aumento, tanto da essere al top fra i Paesi europei più green nel 2014, fornendo un quadro di risposte che potrebbe essere utile alla classe dirigente, che fino adesso non si è dimostrata molto propositiva su quest’argomento.
Dopo il rapporto Istat sullo stato di salute dell’ambiente nel nostro Paese, che ha confermato che l’eolico non influenza il clima, ecco un’altra ricerca che evidenzia il peso dato dagli italiani alla green economy, settore che potrebbe produrre 3 milioni di nuovi posti di lavoro.
Italiani green, ma ancora legati all’auto
Si parte con la raccolta differenziata: 7 persone su 10 la ritengono fondamentale per salvaguardare l’ambiente e il 55% giura di separare sempre carta, vetro e plastica (i dati Ispra 2012 stimano però al 39% la media della differenziata nazionale). La metà degli intervistati dice di prestare estrema attenzione alle sostanze che versa negli scarichi, così come nel 40% dice di limitare lo spreco di acqua.
Volendo trovare quindi un neo in questo quadro quasi idilliaco di italiani “green”, è senz’altro rappresentato dai trasporti: nel nostro Paese siamo ancora troppo legati all’uso dell’automobile. Non stupisce quindi se solo il 21% ritiene fondamentale ridurre l’utilizzo di auto e motocicli, più del 50% dice di farlo, mentre il 62% ammette che il mezzo con cui si sposta sempre è l’automobile (sommando chi la utilizza spesso, si arriva al 95%).
L’importanza delle scelte individuali
Le migliori soluzioni per la tutela dell’ambiente? Vincono l’educazione a uno stile di vita attento agli sprechi (52%), maggiori controlli sugli scarichi industriali (39%), il ricorso alle energie rinnovabili (34%) e incentivi all’utilizzo di materiali ecosostenibili (32%). Sembra che il desiderio sia quello di orientarsi verso consumi più sostenibili, anche a livello energetico, in contrapposizione alle idee del governo italiano, che pare invece più orientato verso l’approvvigionamento da fonti fossili, mentre sono al voto tagli retroattivi sugli incentivi alle rinnovabili.
Questa volta però gli italiani, invece che puntare il dito come sempre fanno al malgoverno, si assumono le proprie responsabilità e attribuiscono enorme importanza all’individuo in tema di sostenibilità. Ecco quindi che le scelte personali, viste in un ambito globale, possono fare la differenza e risultano importantissime. A pensarla così è più dell’80% degli intervistati, che considerano il singolo individuo capace, grazie alle sue azioni quotidiane, di contribuire in modo decisivo alla salvaguardia dell’ambiente e della natura. Una consapevolezza importante, che potrebbe portare a cambiamenti significativi, a cui però deve necessariamente far seguito un impegno nella stessa direzione da parte delle istituzioni.