Si scrive Smau, si legge Expo

Parte l’edizione che precede l’evento mondiale del 2015: Italia al centro dell’innovazione grazie ad enti pubblici e PMI

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L’anno più importante sta per cominciare. L’edizione 2014 di Smau è quella che apre le porte all’Expo italiano, vera piattaforma di lancio per tutta l’innovazione del paese. Non è un caso che ad entrare un gioco, sia nella kermesse milanese che si tiene in questi giorni sia nell’appuntamento globale che prenderà il via il prossimo anno, gli attori sono più o meno gli stessi: comuni, province, regioni; gli enti pubblici a capo dell’evoluzione della penisola “smart”. Si perché Smau, proprio come l’Expo, non coinvolge solo Milano e la Lombardia. L’appuntamento, evoluto da fiera tecnologica in senso lato ad incontro tra domanda ed offerta specifica, è infatti il modo migliore per presentare i nuovi progetti messi in campo da enti e soggetti privati per migliorare il rapporto dell’uomo con l’hi-tech, declinato in ogni aspetto della vita sociale.

Occasione per le startup

Il convegno di apertura, dal titolo “Expo 2015 e l’Italia dell’innovazione: le imprese al centro, i territori protagonisti” ha concentrato parte della discussione su come la tecnologia e l’innovazione, non solo tecnica ma anche di pensiero, possono aiutare l’economica italiana a spiccare il volo, migliorando strumenti e forme in un’ottica internazionale. Secondo Giuliano Noci, Prorettore per la Cina del Politecnico Milano: “Expo non  è solo un’opportunità per le imprese, ma anche per le startup e i ragazzi che vogliono far conoscere i loro progetti ad un pubblico più vasto. Smau, da anni, è sulla stessa linea d’onda, permettendo all’offerta di innovazione nazionale di mostrarsi all’esterno, con un appuntamento oramai imperdibile per chi vuole l crescita economica del nostro paese”. All’interno di Smau 2014 è presente un’Arena Expo dove si terranno workshop e demo dimostrativi per evidenziare le molteplici possibilità offerte ad enti e privati per la promozione dei loro prodotti.

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I relatori

Assieme a Noci, la tavola rotonda con Mario Caligiuri, Assessore alla Ricerca Scientifica Regione Calabria, Guido Trombetti, Assessore Ricerca Scientifica Regione Campania, Mario Melazzini, Assessore alle Attività Produttive Ricerca e Innovazione Regione Lombardia, Giuseppina De Santis, Assessore alle Attività Produttive, Ricerca e Innovazione Regione Piemonte, Gianfranco Simoncini, Assessore Attività Produttive Regione Toscana e Marialuisa Coppola, Assessore all’Economia e Sviluppo, Ricerca e Innovazione Regione Veneto ha permesso di analizzare un punto cardine dell’attuale situazione italiana: il rapporto tra la “formazione all’innovazione” e le reali possibilità imprenditoriali, in crescita nell’ultimo anno.

L’apporto delle imprese

E’ chiaro che gran parte del successo dei progetti di giovani (e non) passa dalle mani delle aziende. Per questo Filippo Ligresti, Amministratore Delegato di Dell, Daryoush Goljahani, Channel Manager Google Enterprise, Alessandro Cozzi, Country Director Enterprise Business Group Huawei, Carla Masperi, Chief Operating Officer SAP Italia, Stefano Maio, Sales Director SAS, Gianfilippo D’Agostino, Direttore Sales Nord Ovest Business Telecom Italia e Manlio Costantini, Enterprise Business Unit Director Vodafone Italia hanno evidenziato le strategie di crescita e valorizzazione delle nuove progettualità, soprattutto per migliorare l’ecosistema che vede i clienti e i fornitori il polo essenziale delle diverse offerte di tecnologia. Per questo, oltre agli stand dei grossi nomi come Aruba, Avaya, Cloud Italia Telecomunicazioni, Dell, Edisoftware, Fujitsu, Huawei, Microsoft, Salesforce.com, SAP, SAS, TeamSystem, Telecom Italia, Vodafone, Wacom, Zucchetti, Smau ospita un ampio spazio dedicato all’innovazione dei territori, affianco agli stand delle diverse Regioni, tra cui Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Piemonte e Veneto.