La pptArt è la prima piattaforma al mondo di crowdsourcing di arte che permette di commissionare un’opera senza limitazioni geografiche
E’ un’iniziativa dall’alto contenuto innovativo che introduce le potenzialità dei moderni strumenti di comunicazione in un settore tradizionale e consolidato come quello dell’arte. Lavorando a stretto contatto con i clienti e avvalendosi di un pool di oltre 1.000 artisti internazionali, la pptArt permette di soddisfare le esigenze artistiche di una vasta platea di utenti che vorrebbero commissionare un’opera ma che non hanno un accesso diretto al mondo dell’arte. La pptArt ha quindi il ruolo di intermediario che crea un mercato virtuale dell’arte mettendo in contatto la domanda e l’offerta tramite i moderni meccanismi del crowdsourcing.
Il processo è semplice, anche per chi non ha dimestichezza con il mondo dell’arte. Basta compilare un modulo online, specificando budget e dettagli del progetto. Fin dal primo momento, la pptArt affiancherà all’utente un consulente d’arte che lo seguirà lungo tutto il percorso. La richiesta verrà quindi condivisa con la piattaforma di oltre 300 artisti internazionali che, a loro volta, invieranno proposte tra le quali l’utente sceglierà la migliore.
Ne abbiamo parlato con Luca Desiata fondatore della pptArt.
Quando e come nasce l’idea di pptArt?
L’idea della pptArt nasce nel 2011 quando l’azienda di formazione manageriale “Scacchi e strategie aziendali” commissiona l’elaborazione di un’opera d’arte in occasione del premio omonimo consegnato a Francesco Starace, allora Amministratore Delegato di Enel Green Power, e Melissa Peretti, Vice President Marketing Strategico di American Express.
Nel commissionare l’opera, è stata subito evidente la difficoltà degli artisti nel relazionarsi con i manager per leggere ed interpretare le dinamiche aziendali. Soltanto la collaborazione con un gruppo di MBA (Master in Business Administration, n.d.r.) ha permesso di definire un processo strutturato per arrivare a rappresentare i valori e l’essenza dell’azienda committente.
In quell’occasione, ci siamo resi conto dell’esistenza di un mercato potenzialmente interessante ma non presidiato da nessun operatore: l’arte su commissione per le aziende e, più in generale, l’arte su commissione.
Come funziona il servizio ed il crowdsourcing?
Siamo la prima piattaforma al mondo di crowdsourcing di arte. Può sembrare strano se si considera che gli americani hanno applicato il concetto del crowdsourcing a tutti i possibili ambiti creativi, dal video-making all’interior design, dalla creazione di loghi alle campagne pubblicitarie. Eppure l’arte è rimasta un terreno inesplorato fino al nostro arrivo. Questo è dovuto al fatto che l’arte si è evoluta negli ultimi 150 anni seguendo correnti astratte, concettuali e esperienziali, dove la spinta verso la continua ricerca di nuove forme espressive ha relegato in secondo piano le esigenze del committente.
Noi abbiamo voluto recuperare questo rapporto rimettendo al centro dell’opera le esigenze del cliente. Senza questa piccola rivoluzione nell’approccio, non sarebbe stato possibile lanciare una piattaforma di crowdsourcing per l’arte. Siamo nati come movimento culturale con tanto di manifesto e opera simbolo. Ad oggi la nostra piattaforma conta oltre 1000 artisti internazionali che hanno aderito al movimento firmando il manifesto, provenienti soprattutto da Stati Uniti (25%), UK (15%) e Italia (15%).
Il processo è molto semplice. Il cliente (privato, aziendale o istituzionale) ci contatta per illustrare la sua idea e il budget a disposizione. Fin dal primo contatto, il cliente avrà a sua disposizione un Art Advisor che lo seguirà lungo tutto il percorso fino alla ricezione dell’opera d’arte. Una volta definito il progetto con il cliente (dipinto o scultura, dimensioni, soggetto e/o emozioni da rappresentare), il brief viene inviato alla piattaforma di artisti che invieranno delle proposte (incluso uno sconto rispetto al massimo budget definito dal cliente). Il cliente sceglierà la proposta migliore e l’opera sarà realizzata e spedita dall’artista vincitore.
Uno e tre Loghi – Opera manifesto della pptArt
L’estetica, i riferimenti storici e i principali messaggi della pptArt sono sintetizzati nell’opera-manifesto “Uno e tre Loghi”, triplice rappresentazione di un logo stilizzato. Il messaggio centrale è che l’azienda, nella sua rappresentazione formale e concettuale (il logo), può essere oggetto di un’opera d’arte. Nonostante l’apparente semplicità delle forme, quest’opera è una potente sintesi del messaggio della pptArt e, allo stesso tempo, un tributo ai suoi precursori storici nell’arte suprematista e concettuale (è evidente il richiamo a “Una e tre sedie” di Kosuth e al “Quadrato nero su fondo bianco” di Malevich). Inoltre, la parola “Logos” nel titolo inglese “One and three Logos” si presta alla duplice lettura di “principio di ordine e conoscenza” dal greco antico, con riferimento alla natura del mondo aziendale come prodotto della mente razionale che mira a ristabilire un ordine nel caos dei mercati e dei desideri umani. Quest’opera è stata firmata come manifesto da oltre 1,000 artisti internazionali.
Ad oggi quali sono i primi risultati?
Dalle sue prime opere sperimentali, la pptArt ha gradualmente sviluppato vari progetti per numerose aziende nel settore finanziario e industriale, contribuendo a consolidare il concetto secondo il quale “l’azienda può essere oggetto di arte”.
Recentemente abbiamo completato l’opera “Randomness seen by the human mind” per una campagna di responsabilità sociale interna di PaddyPower, uno dei principali operatori italiani nel settore dell’online gaming.
Per quanto riguarda il settore B2C (clienti privati), tra le varie gare in corso, stiamo realizzando un’opera per celebrare i 10 anni di matrimonio. La richiesta prevede la realizzazione di un dipinto che racconti la storia della coppia. Le tre proposte finaliste selezionate dai clienti provengono rispettivamente dall’Australia, dall’India e dall’Italia, tutte con diversi stili e livelli di personalizzazione.
Due delle proposte finaliste per celebrare i 10 anni di matrimonio di una coppia
Proposta dell’artista indiana ManjiriKanvinde, disponibile a realizzare un dipinto simile personalizzandola con il profilo della coppia committente con le due figlie
Proposta dell’artista italiana Linda Di Salvo. Si tratta del bozzetto di un trittico che racconta la vita della coppia utilizzando gli stili preferiti dalla committenza: Mirò, Kandinsky e Chagall
Qual è il vostro business model?
Abbiamo creato tre brand e tre diverse unità di business per proporre servizi personalizzati in funzione delle esigenze della clientela.
Il brand pptArt segue il segmento B2B (clienti aziendali) e propone servizi quali “When packaging becomes art”, ovvero la possibilità di ridisegnare il packaging dei prodotti tramite un concorso di artisti, oppure “Celebrate M&A transactions with Art” con il quale proponiamo opere d’arte su misura per interpretare i messaggi strategici della transazione conclusa.
Il brand Art Forever offre servizi per il segmento B2C (clienti privati). Il prodotto più esclusivo e raffinato è “Tutto il vostro amore in un’opera d’arte”. Si tratta di opere d’arte per liste nozze realizzate su misura per rappresentare e ricordare la magia del giorno più bello. Se gli sposi lo desiderano, gli invitati potranno divertirsi a votare l’opera migliore e a suggerire modifiche alle diverse proposte degli artisti per rendere la storia da raccontare ancora più completa e coinvolgente.
Il brand “Art for a better future”, lanciato proprio in questi giorni, propone il linguaggio universale dell’arte per interpretare i grandi temi dei diritti umani, della pace del mondo e dello sviluppo sostenibile. Offre servizi in modalità no-profit a organizzazioni internazionali, avvalendosi di un pool di artisti provenienti dai paesi in via di sviluppo. L’obiettivo di “Art for a better future” è quello di offrire occasioni di visibilità internazionale ad artisti che operano in contesti geograficamente isolati e limitati alle comunità locali.
Qual è il rapporto tra arte e tecnologia e come pensate di utilizzare i vantaggi di entrambi i settori?
Il rapporto tra arte e tecnologia è stato approfondito il 22 settembre nel panel “Digital Art” della Social Media Week al quale ho partecipato come fondatore della pptArt per illustrare il ruolo delle tecnologie digitali nel rivoluzionare il rapporto tra arte e società. Il panel, ospitato da Federculture, ha esplorato le tecnologie digitali intese come strumento di evoluzione nel modo di “produrre”, “commercializzare” ed “esporre” opere d’arte tramite musei virtuali, gallerie online, correnti d’arte digitale, piattaforme di crowdsourcing e social network di artisti.
Per pptArt le nuove tecnologie permettono di realizzare il potenziale dell’arte come linguaggio veramente universale in grado di interpretare passioni e sentimenti umani senza confini. E’ stato davvero affascinante vedere come l’amore di una coppia italiana potesse essere rappresentato da un’artista indiana o australiana. Inoltre, l’elevato numero di proposte ricevute ha permesso ai clienti di poter scegliere un’opera in linea con le proprie esigenze e con i propri gusti artistici, a conferma del principio che il confronto con il cliente e l’interpretazione dei suoi desideri arricchiscono e approfondiscono i contenuti stessi dell’opera d’arte nel rispetto dell’individualità e libera creatività dell’artista.
Siete una startup? Vi siete finanziati da soli o cercate Venture Capitalists?
Siamo a tutti gli effetti una start-up innovativa in linea con la recente normativa che prevede agevolazioni di natura fiscale, finanziaria e operativa.
Il 7 ottobre concluderemo dal notaio il primo round di finanziamento con degli angel investor che hanno creduto in questa iniziativa già ad aprile di quest’anno quando abbiamo firmato gli accordi per l’investimento. Eravamo ancora una pre-revenue start-up ma gli investitori ci avevano già riconosciuto una valutazione pre-money di tre milioni di euro. Un ottimo risultato per gli standard italiani che conferma la validità del business model di pptArt e il fascino di un’iniziativa tutta italiana che ha l’obiettivo ambizioso di rilanciare l’arte a livello internazionale.
Luca Desiata è docente di Corporate Art presso la Luiss Business School ed è il fondatore della pptArt, la prima piattaforma al mondo di crowdsourcing di arte. Ingegnere con MBA a Insead, lavora come dirigente in Enel. In passato, ha avuto esperienze professionali in Banca Mondiale e in varie società di consulenza strategica. Nel 2012 ha pubblicato con Hoepli il libro di management “Scacchi e strategie aziendali”, in collaborazione con Anatoly Karpov (ex campione del mondo di scacchi) e Rocco Sabelli (ex Amministratore Delegato di Alitalia e Piaggio). E’ direttore di Hebdomada Aenigmatum, la prima rivista gratuita di enigmistica latina.