Hacker russi dentro la Casa Bianca

La rete segreta dell’ufficio esecutivo del Presidente sarebbe stata violata da hacker appartenenti al governo russo. Non è la prima volta

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Una notizia che, se reale, potrebbe causare non pochi problemi all’attuale situazione politica mondiale. Un gruppo di hacker, affiliati al governo russo, avrebbe fatto irruzione in un network non classificato appartenente all’ufficio esecutivo del Presidente, una rete amministrativa della Casa Bianca, utilizzata, tra l’altro, per lo scambio di informazioni riservate. Come ha riportato il Washington Post, le indagini sono ancora in corso e al momento non è chiaro che tipo di dati siano diventati visibili agli hacker o estratti e copiati dalla rete segreta. “Stiamo ancora valutando la faccenda” – ha detto un portavoce della Casa Bianca al Post.

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Secondo alcune fonti anonime della testata americana, la violazione sarebbe stata scoperta ai primi di ottobre, dopo un avviso esterno arrivato agli ufficiali statunitensi. Non si tratta del mio attacco guidato da uno stato “ostile” nei confronti degli USA. Nel 2008 e 2012 hacker cinesi avevano già bucato dei network interni della Casa Bianca, con tutta probabilità gli stessi hacker che qualche anno dopo si sono introdotti nelle reti di alcune redazioni e aziende statunitensi, come parte della divisione APT1 del governo di Pechino. Quello che preoccupa maggiormente è il tipo di dati a cui gli hacker abbiano avuto accesso. Nel migliore dei casi si potrebbe trattare di indirizzi email con credenziali di accesso alle caselle di posta governative; quanto basta per intrufolarsi negli account di ogni membro che, in base alle più basilari regolare di security, avrà già provveduto a cambiare le proprie password, o almeno è quello che si spera.

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