Studenti e insegnanti potranno utilizzare delle funzioni aggiuntive messe a disposizione da Big G all’interno della suite Google Apps for Education
Qualche mese fa (in estate) Google aveva lanciato Classroom, un progetto nato per supportare il lavoro degli insegnanti e il metodo di apprendimento degli studenti, attraverso una serie di strumenti digitali per digitalizzare i compiti. All’interno della suite, disponibile per chiunque dispone di Google Apps for Education, permette di sviluppare in maniera certamente più moderna le attività svolte a casa dai ragazzi, con il dovuto incipit dei professori. Un esempio? Il maestro può correggere sul computer i compiti in classe degli alunni e creare, in automatico, una copia da inviare per email, con le correzioni effettuate e le spiegazioni; allo stesso modo può creare cartelle sul cloud di Google, Drive, per ciascuno studente, conservando al loro interno tutti i documenti e i compiti svolti durante l’anno.
Compiti digitali, voto reale
Si tratta di un progetto importante più dal punto di vista etico che tecnologico. La possibilità di rendere più digitale l’insegnamento non è più solo un trend ma una vera e propria necessità. Se i ragazzi utilizzano già Drive o Dropbox per conservare i contenuti preferiti (come foto, video e musica) verrà naturale utilizzare la nuvola anche per scopi più professionali, oggi scolastici e domani lavorativi. Grazie all’ultimo aggiornamento introdotto da Google, oggi con Classroom si possono creare gruppi per facilitare la comunicazione e discussione sulla piattaforma, monitorare lo svolgimento dei compiti attraverso il completamento di task e, in generale, una più completa gestione della classe “virtuale”, come ad esempio l’esportazione dei dati in un formato idoneo a quello usato dal registro di classe digitale, ove presente.