I’m Spa, a due anni dal rilascio del suo smartwatch I’m Watch, ha dichiarato fallimento. I competitor nel mercato wearable sono troppo forti
I’m Spa, la startup italiana fondata da Manuel Zanella e Massimiliano Bertolini, è stata tra le prime aziende a puntare sugli smartwatch con grande anticipo rispetto a colossi come Apple o Samsung. Purtroppo, ad appena due anni dal rilascio del suo dispositivo I’m Watch, ha dichiarato fallimento. “I’m Spa comunica oggi la decisione di interrompere le vendite di I’m Watch a partire dal primo ottobre prossimo e di sospendere il progetto i’m Tracer, uscendo così dal business della wearable technology”, si legge sul sito dell’azienda.
I’m Watch non è più vendita
Il supporto finanziario di Ennio Doris, patron di Banca Mediolanum, non è bastato per competere con “grandi aziende multinazionali che possono contare su una straordinaria potenza finanziaria e tecnologica”. Come riferisce il Corriere della Sera, le vendite di I’m Watch erano iniziate bene nel 2012 con ben 10mila smartwatch prenotati e un fatturato previsto di 12 milioni di euro. Appena un anno dopo le cose sono radicalmente cambiate. I’m Spa ha chiuso il 2013 con poco meno di 4 milioni di euro di perdite. La startup ha comunque confermato che i servizi di assistenza e garanzia saranno assicurati.
Come sottolineano i due creatori di I’m Watch, questa è un’ulteriore conferma che “il “first mover” di un settore difficilmente riesca poi a conquistare il mercato di riferimento”.