Il presidente di Google Eric Schmidt ha sottolineato come il vero rivale di Google nelle ricerche è Amazon in quanto domina sull’aspetto commerciale
Il presidente di Google Eric Schmidt, che ha spiegato in un libro i passaggi fondamentali per scrivere l’e-mail di lavoro perfetta, ha oggi rilasciato una dichiarazione che deve aver spiazzato i concorrenti di Big G in materia di ricerche, ambito in cui l’azienda di Mountain View deve risolvere una diatriba con l’Unione Europea e gli editori del Continente. “Molti considerano Bing o Yahoo! i nostri principali concorrenti. Ma in realtà il nostro principale rivale è Amazon”, ha dichiarato Schmidt.
Schmidt: “Amazon fa quello che facciamo noi sul lato commerciale”
Schimdt ha argomentato la tesi spiegando che “la gente non pensa che Amazon sia un motore di ricerca, ma se cercate qualcosa da comprare, in genere lo cerchi su Amazon. E’ la versione commerciale dell’equazione. Risponde alle ricerche e alle richieste dei clienti proprio come facciamo noi”.
Schmidt ha anche risposto velatamente alle accuse degli editori europei, che ritengono che Google abbia intenzione di monopolizzare il mercato delle ricerche. “La realtà – ha spiegato il presidente di Mountain View – è che Google lavora molto diversamente da quelle compagnie che sono state chiamate custodi dei cancelli e regolate di conseguenza. Noi non lavoriamo come un battello a vapore, non siamo ferrovie. Non siamo reti delle telecomunicazioni o elettriche, con un’unica linea che arriva nelle case e nessun vero concorrente”.
“Il prossimo Google farà cose diverse”
Infine, il presidente di Google, che ha lanciato la versione desktop di Hangouts, ha poi espresso la convinzione che in futuro arriverà davvero qualcuno in grado di competere con il colosso di Mountain View. “Qualcuno da qualche parte, in un garage, cerca di spararci contro. Lo so, perché non molto tempo fa eravamo noi in un garage. – ha dichiarato Schmidt – Il cambiamento arriva quando meno te lo aspetti. Il prossimo Google non farà quello che facciamo noi, proprio come ha fatto Google con AOL”.