Piccolo elicotteri senza pilota sono stati avvistati su alcune centrali nucleari francesi. Stretto riserbo sull’identità
No, i marziani non c’entrano. Quelli che hanno sorvolato i cieli di almeno 10 centrali nucleari francesi sono dei classici droni comandati da qualcuno in remoto. Ora c’è da capire chi sia quel qualcuno, se un simpatico francese con il naso all’insù oppure una spia, intenta a captare i segreti degli impianti transalpini. A rivelare la scoperta è stato il ministro francese dell’interno Bernard Cazeneuve, che ha parlato ieri a France Info, emittente radiofonica nazionale. “Stiamo ancora indagando sull’accaduto – ha detto – i droni esistono, sono stati visti ed è la prima volta che succede una cosa del genere”. Secondo Cazeneuve, gli organi di polizia avrebbero ricevuto ordini per rintracciare a distruggere i velivoli, anche se non si hanno notizie più chiare in merito.
Nessuna sorveglianza
Le Monde ha riportato come i droni sarebbero molto diversi tra di loro: “Sono di varie dimensioni, da una dozzina di centimetri ad altri lunghi anche due metri” – si legge, lasciando intendere che i testimoni abbiano potuto vedere a distanza ravvicinata gli elicotteri senza pilota (UAV). Un portavoce del gruppo di attivisti di Greenpeace in Francia ha negato una connessione tra le loro attività e l’avvistamento dei droni. Negli ultimi giorni infatti si sono intensificate le proteste del gruppo contro le centrali nucleari, per cui i droni potevano essere un mezzo utile alle forze di polizia per tenere sott’occhio i movimenti di dissenso. Con più di 58 reattori in 19 luoghi diversi, la Francia è uno dei paesi più dipendenti dall’energia nucleare. Secondo alcune statistiche, circa il 73% dell’elettricità prodotta in Francia arrivare da stabilimenti nucleari; mentre in altri stati, come gli USA, la cifra è pari solo al 20%.