All OpenDay, focus sul Partner Program e presentazione della soluzione KDP contro gli attacchi DDoS
Ricco menu alla tappa milanese dell’Open Day Kaspersky. Sul piatto big data e privacy, strategie di canale, nuove soluzioni. Come quella contro gli attacchi DDoS. Una minaccia in crescita che può colpire tutti coloro che con la rete fanno affari, comunicano con partner e clienti, accedono alle informazioni e alle applicazioni d’ufficio; attività per le quali la continuità dei servizi è una condizione irrinunciabile. D’altra parte, per rendersene conto basta chiedere al responsabile IT di un sito di e-commerce che cosa significhi sopportare 30 minuti di downtime mentre è in corso una vendita promozionale; oppure all’help desk manager di un ente locale quanto impatta su operatori e utenti l’impossibilità di accedere al sito di riscossione di un certo tributo un’ora prima della scadenza del termine ultimo di pagamento.
Sino ad oggi le soluzioni software reperibili sul mercato italiano contro questa tipologia d’attacchi scarseggiavano. La nuova offerta di Kaspersky colma questo vuoto. Il vendor di sicurezza russo propone KDP, Kaspersky DDoS Protection, una soluzione client alla portata di tutte le tasche, leggera e facile da installare. “KDP sposta il traffico malevolo verso uno spazio capiente in termini di banda dove scaricare il flusso di dati in eccesso. Qui viene ripulito e poi reindirizzato verso il sito di destinazione, in real time” ci spiega Morten Lehn, managing director di Kaspersky Lab Italia. Semplicità d’uso che si abbina a efficacia. Kaspersky dichiara un’accuratezza nelle operazioni di filtro superiore all’80% per gli attacchi al DNS e del 98% per le altre tipologie (UDP/SYN/ICMP/TCP Connect Flood).
KDP, testata con successo in Russia e nei paesi dell’area CSI, sarà distribuita – al pari di tutte quelle che compongono l’offerta Kaspersky – ai partner di canale. “Una scelta che richiede impegno e un rapporto di collaborazione fattivo con i nostri rivenditori” rimarca Gianpiero Cannavò, head of Channel B2B di Kaspersky Lab, enfatizzando l’importanza di una stretta partnership con il canale, soprattutto in un contesto come quello attuale, dove a una difficile congiuntura si associa uno scenario potenzialmente gravido di cambiamenti, dentro al quale diventa imperativo farsi trovare pronti a cogliere tutte le opportunità che si presentano.
Secondo Kaspersky, non c’è ragione di ritenere che il mercato della sicurezza Endpoint non debba continuare a crescere anche nel prossimo futuro. Anche per la spinta che può arrivare da settori meno sviluppati come quelle dei servizi in cloud, del BYOD e dei social media; segmenti di mercato che secondo Cannavò offrono invece ampi margini di crescita. In virtù di due semplici considerazioni: primo, perchè le aziende non potranno fare a meno di salire a bordo di trend così pervasivi; soprattutto – ed è la seconda constatazione – senza la collaborazione di un partner IT affidabile in grado di supportarle in tutte le sfide connesse alla security. “Il successo nella vendita dei prodotti è indissolubilmente legato al successo dei partner che devono essere supportati sul piano del marketing e in termini formativi” ribadisce Cannavò. Una sinergia tra le parti che si autoalimenta a partire da un percorso di certificazione ad hoc, il Partner Program, articolato su quattro livelli, Registered, Silver, Gold e Platinum, scanditi dai volumi di vendite e dal livello di qualità del servizio offerto ai clienti finali. I benefici del programma si estendono oltre i confini della formazione. Attraverso il Partner Portal, un canale diretto tra Kaspersky e la propria forza vendite, i rivenditori ricevono un supporto formativo e tecnico, a partire dalla di prevendita e in tutte le fasi successive di relazione con la clientela. Il PP inoltre fornisce l’accesso a informazioni aggiornate su percorsi di formazione, trend di sicurezza, incentivi, risorse di marketing, anticipazioni su servizi e prodotti.