Dal 29 ottobre le cartucce di ‘E.T. the Extra-Terrestrial’, sepolte nel deserto del New Mexico dopo il flop del 1983, arrivano alla mostra permanente promossa da Link Campus University e VIGAMUS Academy. In esposizione anche i giochi Asteroids, Centipede e Defender
Le leggendarie cartucce del videogame “E.T. the Extra-Terrestrial” arrivano in anteprima mondiale dal 29 ottobre al museo del videogioco di Roma con la mostra “E.T. The Fall”, promossa da Link Campus University e VIGAMUS Academy.
Appassionati e non solo potranno così ammirare in esposizione permanente le famigerate copie invendute del gioco di E.T. per la console Atari Vcs 2600, sotterrate nel deserto di Alamogordo (New Mexico) dopo il flop su scala mondiale, nel 1983. Diventate una delle leggende metropolitane più affascinanti sul mondo dei videogame, le cartucce di E.T. sono state ritrovate solo lo scorso aprile, dopo 31 anni, grazie a uno scavo cofinanziato da Microsoft.
Sempre in anteprima mondiale, alla mostra “E.T. The Fall” (arricchita da postazioni interattive) anche altri videogiochi Atari ritrovati nel New Mexico: si va da Asteroids a Centipede, passando per Defender.
Sabato 1 novembre, in occasione del secondo anno del museo, sono previste visite guidate gratuite per svelare tutti i retroscena del caso ‘E.T. the Extra-Terrestrial’. Simbolo del grande crollo dell’industria videoludica, il caso ‘E.T. the Extra-Terrestrial’ sarà inoltre oggetto di studio per gli studenti del corso di laurea in Comunicazione Digitale di Link Campus University (orientamento videogiochi), realizzato in collaborazione con VIGAMUS e aziende leader della game industry nazionale e internazionale.