Business e Università: a scuola con SAP e Aused

Il Corso di Digital Business Management alla Liuc di Castellanza, dove i ragazzi imparano sull’ERP del colosso tedesco

Unire business e mondo della scuola, preparando i giovani all’utilizzo di strumenti informatici prima ancora di entrare in azienda, è uno degli obiettivi principali del Corso di Digital Business Management, tenuto presso l’Università Carlo Cattaneo – Liuc – di Castellanza.

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Basato sull’ERP di SAP, il percorso formativo prevede inoltre interventi di CIO Aused (Associazione tra Utilizzatori di Sistemi e Tecnologie dell’Informazione), che portano il punto di vista delle aziende utenti di tecnologia. In questo quadro si è tenuto l’incontro degli studenti del terzo anno di ingegneria gestionale con Andrea Provini, Presidente di Aused e Global CIO di Bracco Imaging.

Videointervista ad Aurelio Ravarini, Direttore Cetic (Centro di Ricerca per l’Economia e le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) – Liuc di Castellanza

 

 

“Il nostro è un territorio a forte vocazione imprenditoriale, soprattutto manifatturiera”, ha spiegato Aurelio Ravarini, Direttore del Cetic (Centro di Ricerca per l’Economia e le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) e Professore Aggregato di Sistemi Informativi alla Liuc. “L’insegnamento di ingegneria gestionale viene arricchito con indirizzi specifici per integrare le competenze degli allievi. In particolare proponiamo approfondimenti in ambito business service e digital innovation, riguardo al mondo dei servizi e in ottica Internet of Things, per dare ai ragazzi un vantaggio competitivo nel mercato del lavoro, dove vengono inseriti avendo già una solida base di partenza”. Il Corso di Digital Business Management viene realizzato in collaborazione con Aused e SAP, simulando situazioni aziendali di lavoro, mentre l’Università intende ampliare la propria offerta anche al mondo Big Data e Business Analytics.

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Videointervista ad Andrea Provini, Presidente Aused e Global CIO – Bracco Imaging

 

Andrea Provini, nel suo intervento ha messo a fuoco le fasi principali dell’evoluzione informatica, dai primi strumenti di controllo ai moderni software di Enterprise Resource Planning, portando esempi concreti di utilizzo nelle realtà aziendali. “I primi sistemi computerizzati prevedevano schede perforate, poi le compagnie hanno iniziato a dotarsi di software specifici, che si sono evoluti nel tempo fino a diventare soluzioni pacchettizzate, più funzionali ma ancora inadeguate a offrire servizi davvero completi. Il limite principale riguardava la scarsa coordinazione tra aree aziendali diverse, che utilizzavano soluzioni verticali creando silo isolati”. La vera svolta arriva solo con soluzioni ERP che organizzano tutta la struttura del business, offrendo un vantaggio strategico fondamentale grazie alla capacità di trasformare i dati in informazioni per orientare la crescita o risolvere le criticità dei processi. “Il sistema ERP va considerato come asset aziendale – ha sottolineato Provini – in grado di offrire un quadro completo e chiaro delle attività. Permette di estrarre valore dai dati con appositi strumenti di analisi e di gestire nel modo migliore la complessità della vita di un’azienda”.

Videointervista a Emanuele Strada, Docente titolare Corso di Digital Business Management – Liuc Castellanza

 

Il gestionale di SAP è impiegato da circa l’80% della media e grande impresa italiana, ed è sinonimo di massima efficienza e integrazione, anche con i sistemi legacy. “SAP è uno dei principali player al mondo. Il suo gestionale è diventato leader di mercato perché garantisce un modello di controllo estremamente robusto dei processi, insieme a grandi possibilità di adattamento a qualsiasi modello di business, attraverso customizzazioni e connettori verticali”. L’ERP contiene inoltre una serie di best practice maturate dalle aziende in anni d’esperienza, che valorizzano il modello vincente delle compagnie che hanno fatto scuola. “Senza un ERP funzionale e completo, l’azienda non può vincere sullo scenario globale – ha concluso Provini – . Per questo, occorre che la formazione alle tecnologie innovative inizi già qui, sui banchi di scuola, prima ancora che in azienda”.

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Katia Corbetta, SAP Application Manager presso Bracco Imaging, ha infine illustrato agli studenti alcuni casi reali d’implementazione dell’ERP, sia in contesti standardizzati che customizzati, parlando inoltre di metodologia progettuale e funzioni applicative.

Videointervista a Linda Pacicco, Docente del Corso di Digital Business Management – Liuc Castellanza

La parola agli allievi

Intervista a  due ragazzi del Corso di Digital Business Management: Chiara TeruzziAndrea Minerva.

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Chiara: “A mio giudizio, la forza del corso risiede nella fusione di teoria e pratica. Alle lezioni in classe affianchiamo le attività di laboratorio. Utilizziamo il gestionale di SAP come se fossimo davvero un’azienda, lavoriamo singolarmente ma è previsto anche un confronto finale tutti assieme. Sul piano tecnologico, l’Italia è forse indietro rispetto ad altri paesi, ma secondo me vi sono possibilità molto interessanti per le start-up e per chi sceglie di specializzarsi nell’Ict. Sono ottimista sul futuro del nostro paese, che può ancora offrire molto a chi è capace di produrre qualità”.

Andrea: “Trovo che il corso sia interessante, più utile rispetto a un insegnamento tradizionale perché permette di avere migliori prospettive di lavoro. In particolare, mi sembra vincente l’idea di abbinare prodotti e servizi in ottica tecnologica. Le infinite potenzialità del nuovo mondo connesso, l’Internet of Things, rendono più stimolanti gli studi sui quali ci stiamo concentrando ora. Ho una visione positiva sul futuro dell’Italia, e penso che potremo vivere un nuovo ciclo di prosperità anche grazie al contributo della tecnologia”.