Maria Pia, al centro della bufera mediatica scatenatasi in seguito alla lite su Twitter tra il rapper Fedez e il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, racconta a “Le Iene” gli episodi di bullismo di cui è stata vittima a scuola
La 13enne, offesa da Gasparri su Twitter proprio per il suo aspetto fisico (“meno droga più dieta, messa male”), ha raccontato all’inviata Nadia Toffa che l’ha intervistata per “Le Iene”: “Mi chiamavano balena, mi sbattevano la testa sul banco, mi spingevano dalle scale. Io non rispondevo agli insulti: le cose che potevo dire mi venivano in mente sempre dopo. Mi avevano preso di mira, vedendomi come l’anello debole della classe (…) Per me il bullismo è sentirsi superiore ad un altro insultandolo e non pensando che questa persona possa avere dei sentimenti”.
Gasparri e l’atto di cyberbullismo
A confermare il periodo difficile attraversato dalla ragazza interviene anche il padre, insegnante alle superiori, che parla di un anno duro per Maria Pia, con grandi sforzi anche da parte della famiglia per superare gli episodi di cui la ragazza è stata vittima.
Del resto, si sa che la violenza e gli abusi lasciano sui minori segni indelebili, che durano per anni. Lo ha dimostrato una recente ricerca americana che ha messo in luce come il bullismo cronico può provocare danni alla salute mentale e fisica dei giovani, anche a lungo termine.
Ad aggravare la situazione e a completare gli episodi di bullismo subiti da Maria Pia, è arrivato anche l’infelice intervento da parte di Gasparri: un atto definito dallo stesso Fedez come un vero e proprio atto di cyberbullismo, ancora più ingiustificabile in quanto compiuto da un rappresentante delle istituzioni.
Volano reciproche minacce di querela
Eppure il vicepresidente del Senato, di fronte alla possibilità che la ragazzina lo quereli, non sembra affatto preoccupato e durante la trasmissionbe Un giorno da pecora su Radio2 Rai commenta così: “La fan di Fedez su Twitter? Quando mi si insulta io rispondo. Lei mi ha insultato e io le ho risposto. Io sono stato insultato, mentre io ritengo che si debba rispettare il prossimo. Io non chiedo scusa, chieda scusa lei, visto che mi ha offeso. Io sono stato insultato. Vuol dire che il mio avvocato vorrà denunciare i genitori di questa ragazza, se lei è minorenne. C’è un insulto nei miei confronti, mi è stato detto sporco e cose di questo tipo. Quindi sconsiglierei di querelarmi. E anzi, a questo punto la querela la farò prima io”.