Bill Gates: “Apple Pay è fantastico”

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Il fondatore di Microsoft è rimasto impressionato dalla nuova piattaforma di pagamento. Ma la vera svolta sarebbero i Bitcoin

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Una fantastica idea, così Bill Gates ha giudicato Apple Pay, il metodo di pagamento mobile introdotto da Apple durante il suo ultimo keynote. Un interesse giustificato visto che nei pensieri dell’ex fondatore di Microsoft c’è sempre la volontà di migliorare l’accesso alle nuove tecnologie delle zone più povere del mondo, dove il soldo in forma di carta latita e la valuta elettronica potrebbe assumere un’importanza fondamentale. Durante un’intervista a Erik Schatzker della Bloomberg Television, Gates non ha spiegato come potrebbe portare un sistema simile ad Apple Pay verso nazioni più disagiate, sicuramente non attraverso gli iPhone, troppo costosi per essere adottati come strumento di adozione di massa e prodotto di punta dell’azienda rivale della sua tanta amata Microsoft.

Apple Pay e Bitcoin

Alla domanda del conduttore sulla possibilità che possa chiedere consiglio al CEO di Apple, Tim Cook, per il suo progetto, l’imprenditore ha nettamente risposto “no” spiegando come l’ecosistema introdotto da Apple sia utile come nuovo sistema di pagamento ma non può essere adottato di certo come servizio low-cost o dal budget ridotto. “Apple ha costruito un sistema per cui chiunque usa i suoi prodotti che così potrà effettuare acquisti in mobilità. L’azienda non è però coinvolta in altri processi, come la necessità di prevedere costi più bassi (per lo strumento di pagamento e gli stessi beni da acquistare ndr) per quei paesi che hanno meno denaro a disposizione”. Tuttavia l’introduzione di nuove metodologie di pagamento, che sfruttano la valuta elettronica, possono essere un contributo prezioso per tentare di cambiare l’approccio verso l’acquisto di beni di consumo. Pensiamo ai Bitcoin. Se solo ci fosse la volontà di aprire il mercato ai pagamenti con la criptomoneta, le famiglie più in difficoltà potrebbero far crescere il loro portafoglio con un computer e un solo account (peraltro forniti dallo stesso governo del paese residente). In questo modo si coglierebbero due opportunità: aumentare la scolarizzazione digitale di chi vive nel sud del mondo e migliorare la loro qualità di vita, mettendo in piedi un’economia basata sulla valuta digitale. Un sistema che non si realizzerà mai visto che non prevede vantaggi e benefici per il sistema bancario internazionale.

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