Non vi è dubbio che le nuove tecnologie abbiano messo a dura prova la carta stampata, ma le esigenze del mercato occidentale evidenziano una più che interessante fonte di business fatta di grandi numeri: un trilione di pagine da stampare, 40 bilioni di dollari in stampe e servizi tecnologici, 8 milioni di stampanti e MFP
I numeri ci vengono dati da John Corley, President Channel Partner Operations che ha introdotto il Press and Analyst Webcast tenutosi lo scorso 8 settembre, e provengono dall’Internal Market size Analysis di Xerox. Sono numeri che si commentano da soli e che spingono a prevedere un sempre maggior interesse per questa tipologia di servizi, soprattutto in questa fase in cui la situazione appare sicuramente più consolidata. Il problema fondamentale è quindi quello di come arrivare all’utente finale.
La strada intrapresa da Xerox è chiara: agire sempre più e sempre meglio attraverso il canale. Xerox stima infatti che il fatturato del proprio canale indiretto costituirà nel 2016 circa i due terzi del fatturato di Xerox Technology. A fare da traino, le opportunità che si presenteranno con l’evolversi dell’integrazione tra IT e i servizi di stampa: connettere e gestire sia in remoto che in locale i dispositivi; servizi proattivi di gestione con reporting dinamici; opzioni di supporto come parti di contratti IT integrati; gli MPS (Managed Print Services) indurranno nuovi servizi gestiti; l’ottimizzazione del workflow “as a service”.
Ma per concretizzare il progetto, occorre agire sulla trasformazione del canale, come ci illustra Tony Clayton-Hine, Vice President Channel Partner Operations. L’idea di fondo di Xerox è quella di avere un approccio basato tanto sui bisogni degli utenti finali quanto sul business model dei partner. La missione dell’azienda si traduce quindi nell’aiutare i partner a sorpassare la concorrenza e fornire valore differenziato attraverso l’espansione, la connessione e la semplificazione.
Ma per raggiungere questi obiettivi è necessaria un’offerta ad ampio spettro che partendo dall’hardware sia in grado di fornire un adeguato supporto software. A presentarci la più che articolata offerta, che prende il nome di Xerox ConnectKey 1.5 Technology, scendono in campo quindi Sid Bhattacharya, Global Marketing Manager Office Solutions Business Group Office Products and Solutions, Elisabeth Fox ,Vice President Channel Partner Operations Offering and Value Proposition, e David Bates, Vice President Channel Partner Operations Marketing and eCommerce, illustrando come la document intelligence possa semplificare il business. Questo si traduce nella possibilità per l’utente finale di gestire la sempre crescente complessità attraverso la sicurezza e la gestione documentale in workplace virtuali, attraverso l’automatizzazione del workflow. Attraverso 10 dispositivi, è possibile realizzare la MPF secondo Xerox. Tra le nuove soluzioni supportate non potevano certo mancare il mobile print, il mobile print cloud e il Mopria Print Service. Di sicuro interesse anche il nuovo Xerox App Studio (con cui è possibile creare una nuova app in tre soli passaggi) e le ConnectKey Apps (attraverso le quali è possibile scannerizzare e stampare direttamente da un cloud account). Questo rievoca l’annuncio di marzo del corrente anno relativo al Personalized Application Builder Program, finalizzato alla creazione di soluzioni personalizzate per esigenze specifiche degli utenti finali anche da parte di reseller che non dispongo di particolari competenze nel settore dello sviluppo software.