È stata presentata alla 14° Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, nell’ambito dei Weekend Specials, la nuova rivista multimediale interattiva Peninsula Hotel, ideata con l’obiettivo di raccogliere le storie di persone che sono state capaci di reinventare il Made in Italy
Peninsula Hotel nasce da un’idea dei giornalisti Serena Danna e Andrea Marinelli, e della fotografa e fondatrice di Humboldt Books Giovanna Silva con la collaborazione di Stefania Scarpini, ed è sviluppata dall’agenzia di information design Accurat.
La piattaforma è realizzata in collaborazione con TIM.
Peninsula Hotel vuole dare spazio a quei percorsi insoliti di professionisti, artigiani e pensatori che sono riusciti a superare con creatività e ingegno gli stereotipi del Made in Italy, ridisegnando i confini di una nuova italianità, al di là delle tradizionali categorie di moda, cibo e design. Esiste un ingegno italiano che è rimasto nel Paese a creare, pensare e realizzare idee e prodotti trovando spazio nel mercato, in settori quali la tecnologia, la comunicazione, l’editoria, la fotografia, la chimica.
LA PIATTAFORMA
La piattaforma editoriale online, altamente visiva e navigabile, unisce in un unico flusso narrativo il racconto giornalistico, le visualizzazioni dati, i video e le illustrazioni, creando un ambiente esplorabile dall’utente di volta in volta in maniera inedita.
I racconti sono analizzati, scomposti in unità tematiche, arricchiti di metadati e informazioni sui progetti e i protagonisti. Tutti i dati sono stati utilizzati per costruire una visualizzazione immersiva che funzioni da indice e da mappa di navigazione interattiva per temi, persone, luoghi, tag e tempo. Questo permette all’utente di fruire di una narrazione personalizzata, dove i fili che legano i frammenti di storie e che costruiscono il racconto cambiano a seconda dei parametri selezionati.
La piattaforma è uno strumento aperto che sarà aggiornato periodicamente, con nuovi gruppi di contenuti e storie che si aggiungeranno a quelle già pubblicate, ampliando l’universo raccontato dalla mappa concettuale.
“Peninsula Hotel – dichiara Paolo Priolo, responsabile Brand Development Projects Telecom Italia – è un nuovo capitolo del lungo programma di attività che TIM sta portando avanti per promuovere le migliori energie imprenditoriali del nostro Paese, le idee più innovative e i talenti più promettenti. La creatività e le eccellenze professionali vanno sostenute in modo diretto e concreto, e noi lo facciamo dal 2009 con TIM#WCAP, ma è altrettanto importante saperle raccontare. Ed è quello che fa Peninsula Hotel: rinnovare il racconto sull’ingegno italiano attraverso un progetto editoriale che unisce l’esperienza digitale più evoluta a un lavoro giornalistico approfondito, di grande qualità”.
Afferma Giovanna Silva: “Una casa editrice costruisce storie. Racconta persone e luoghi, descrive un mondo reale con sogni verosimili. Peninsula Hotel narra storie nel loro contesto reale. Esistono personaggi di ingegno – giovani e italiani – che fanno gioiello della loro cultura per portare avanti questo Paese, non è necessario inventarseli. Peninsula Hotel descrive alcune delle loro vite, costruendo racconti che non hanno nulla da invidiare alla fantasia perché sono reali, e proprio per questo bellissimi”.
Le prime storie che si possono scoprire sulla rivista multimediale sono quelle di: Massimo Berruti, Filippo Nicosia, OrangeFiber, Roll Studio e Olimpia Zagnoli.
Massimo Berruti (Roma, 1979): fotoreporter che si è occupato prima di temi quali le periferie, la crisi industriale, l’immigrazione in Italia per poi diventare reporter in Asia Centrale, focalizzandosi sui cambiamenti sociali in Pakistan e Afghanistan. Ha vinto numerosi premi internazionali tra cui due World Press Photo e il Premio Carmignac ed è membro dell’Agenzia VU dal 2008.
Filippo Nicosia (Messina, 1983): libraio che, nell’estate 2013, ha creato all’interno di un piccolo furgone una libreria itinerante, Pianissimo – libri sulla strada, promuovendo i libri attraverso la lettura. Ha una libreria a Messina: Colapesce.
OrangeFiber (Sicilia): start up lanciata da due giovani siciliane nel 2013, Adriana Santanocito (Catania, 1979) e Enrica Arena (Catania, 1985), che hanno inventato e brevettato una fibra tessile che deriva dagli scarti degli agrumi. Il tessuto sostenibile realizzato attraverso l’utilizzo di nanotecnologie rilascia vitamina C a contatto con la pelle. L’azienda, sostenuta da TIM#WCAP – il programma di Telecom Italia che dal 2009 supporta i talenti dell’innovazione italiana – ha ricevuto numerosi premi ed è stata selezionata tra le 10 startup di Changemakers for Expo.
Roll Studio (Avellino e Londra): agenzia di produzione digitale fondata nel 2008 e diretta dall’interactive design Orlando Festa (Avellino, 1976). Specializzata nella creazione di soluzioni crossmediali, sviluppa e promuove, per brand e agenzie, progetti in grado di affrontare nuovi campi di applicazione legati alle nuove tecnologie che abbiano alla base l’interazione uomo/macchina. Il loro motto: If it’s digital we can do it.
Olimpia Zagnoli (Reggio Emilia, 1984): illustratrice che ha trovato successo a Milano collaborando con case editrice quali Taschen, Feltrinelli, ecc. e numerose riviste tra cui TIME, The New York Times, Rolling Stone, La Repubblica, ecc. Tra i sui clienti anche la Yale University e Google.