Nasce Wami Map, il servizio di API Wami basate su Open Street Map

Da una partnership tra Wami e Clouditalia Telecomunicazioni arrivano le API ready-to-use per costruire contenuti geolocalizzati e personalizzati in modo semplice e veloce

Una grande azienda di Telecomunicazioni e Cloud computing e una startup, insieme, per un progetto che permetterà agli sviluppatori di creare in modo semplice e veloce contenuti geolocalizzati personalizzati: si tratta di Wami Map, servizio di API basate su Open Street Map (OSM), presentato in anteprima da Clouditalia Telecomunicazioni e Wami in occasione di Todi Appy Days, l’evento che dal 25 al 28 settembre ha portato nella città omonima esperti e appassionati del mondo delle applicazioni mobile.

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Wami Map consente agli sviluppatori di generare contenuti legati a punti di interesse (POI, Points of Interest) all’interno delle mappe e di farlo in maniera semplice e veloce. Una valida alternativa, quindi, ai grandi player come Google – senza dubbio il più noto quando si parla di mappe – che offre il proprio servizio con limiti, tuttavia, nell’utilizzo e nella personalizzazione.

Wami Map parte invece proprio da questi bisogni – accesso open, gratuità e customizzazione – per fare un ulteriore passo in avanti: ristrutturare, ottimizzare e offrire i dati di Open Street Map in un formato immediatamente spendibile per applicazioni mobile e HTML5 (per i più tecnici, il formato JSON).

Open Street Map è una community fatta di individui, ma anche di istituzioni ed enti pubblici, che da dieci anni raccoglie dati per creare mappe ricche di informazioni crowdsourced. Dalla rielaborazione dei dati OSM Wami ha generato le proprie mappe offline, tra le più leggere ed efficienti sul mercato in termini di utilizzo di memoria. Wami, infatti, da oltre un anno opera nel settore del travel con guide mobile (iOS, Android e HTML5) che intendono valorizzare il meglio – luoghi da non perdere, attività per il tempo libero, eventi e così via – di uno specifico territorio.

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“Lavorando alle nostre app ci siamo resi conto di come i dati OSM abbiano enormi potenzialità e un ben più ampio raggio d’azione rispetto alle sole mappe”, ha spiegato Davide Cattarin, Android developer in Wami e a capo del progetto Wami Map. “Abbiamo perciò creato delle API che potessero mettere questi dati ottimizzati a disposizione di altri sviluppatori per realizzare progetti geolocalizzati”.

Chi oggi sviluppa App non può infatti più prescindere da un servizio di geolocalizzazione: lavorare con gli open data permette di rielaborare le informazioni e utilizzarle in modo evoluto, con opportunità di applicazione potenzialmente infinite. Entrando nel campo dei Big Data occorre, ovviamente, affiancare alla mole dei dati anche una elevata capacità di calcolo e di elaborazione, unitamente ai migliori standard di sicurezza. Un supporto che Wami ha trovato in Clouditalia Telecomunicazioni, primo operatore italiano di servizi integrati di Telecomunicazioni e Cloud rivolti principalmente alle medie imprese, che ha fornito il data center per il progetto Wami Map e tutta l’infrastruttura tecnologica necessaria a ospitare in maniera sicura questi dati.

“I tanti progetti ad alto contenuto di innovazione che stanno nascendo nel nostro paese meritano di emergere dallo stato embrionale in cui si trovano per mancanza di risorse finanziare e tecnologiche e per questo motivo già un anno fa abbiamo deciso di supportare Wami nell’avvio e nel lancio delle Travel Guide – ha concluso Francesco Baroncelli, direttore Mercato e Operations di Clouditalia Telecomunicazioni – Quest’anno il progetto Wami Map non fa che confermare che le grandi aziende possono talvolta mettere da parte gli obiettivi di business per lasciarsi contaminare dalla carica innovativa e dall’entusiasmo delle giovani imprese e realizzare così servizi fruibili dall’intera collettività. Continueremo a mettere a disposizione di Wami, a titolo gratuito, il meglio della nostra tecnologia e ci impegniamo a ripetere anche in futuro questa esperienza con le startup che sapranno convincerci della validità dei loro progetti”.

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