Intel: il futuro inizia da M

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Intel ha avuto occasione di presentare non solo l’ultimo nato della famiglia di processori, ma anche una vision dell’evoluzione prossima futura del computing. Dispositivi sempre più leggeri, veloci, reattivi, potenti, senza necessità di cavi, capaci di comunicare tra di loro e di adattarsi in modo semplice ed efficace a diverse esigenze e contesti

Che il mondo dei dispositivi sia in rapida evoluzione credo che sia sotto gli occhi di tutti. Come è sotto gli occhi di tutti il fatto che con l’avvento dei tablet ci eravamo abituati a sentire parlare di processori raramente a marchio Intel, contrariamente a come accadeva ormai da anni. Ma sempre più frequentemente ci accorgiamo che avere molti dispositivi, forse, permettetemi di dirlo, anche troppi, può diventare un problema. Ma cosa separa e distingue un tablet da un portatile? Tante le risposte che si potrebbero dare, ma sicuramente quella che sembra piacere di più è “niente”. Sempre più marchi stanno offrendo al mercato quelli che vengono definiti i 2 in 1, ovvero portatili con lo schermo staccabile che può essere usato, in modo autonomo, come tablet. Da qui ancora una volta l’esigenza di ridurre gli spazi da una parte e aumentare la capacità di calcolo dall’altra.

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E’ in questo quadro che va letto l’intervento a tutto campo di Carmine Stragapede, Direttore Generale Intel Italia. L’obiettivo dell’azienda statunitense è quello di poter fornire supporto tecnologico per dispositivi di ogni livello, dall’IoT (Internet Of Things), ai dispositivi indossabili e smart, fino ad arrivare alle diverse e sempre più fantasiose evoluzioni del personal computer, oltre ad una più che dovuta attenzione all’accelerazione dell’LTE. Il viaggio pluriennale, iniziato nel 2010 con l’introduzione della famiglia di processori Intel Core, vede, grazie alla quarta generazione di detta famiglia, una sempre maggior presenza di nuovi tablet basati su tecnologia Intel (si parla di oltre 200 dispositivi commercializzati in circa 150 paesi). Adesso è l’ora del 2 in 1, un dispositivo che quando serve è un laptop, e quando no un tablet, realizzato secondo diversi design.

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E’ in questo scenario che entrano i nuovi processori della serie M. Grazie ad essi, i “laptop ultra sottili incontrano i tablet ultraveloci”. In altre parole, processori in grado di garantire prestazioni veloci, modelli senza ventole, elevati effetti visivi e lunga durata delle batterie. I processori Intel M, basati su tecnologia a 14 nm. di seconda generazione (Tri-gate Transistor) saranno disponibili a partire dall’autunno di quest’anno mentre la quinta generazione dei tradizionali processori Intel (i3, i5, i7) , sempre basati sulla stessa tecnologia, saranno disponibili a partire dall’inizio del prossimo anno. Una caratteristica importante che Stragapede ha voluto sottolineare con una certa enfasi è che Intel, insieme ai suoi partner, ha dato vita a un sistema di controllo e verifica che supporta un approvvigionamento responsabile dei minerali provenienti dalla RDC (Repubblica Democratica del Congo) e il perseguimento di una catena di fornitura senza conflitti e M sarà il primo processore “conflict free” a livello mondiale.

A scendere maggiormente nei dettagli a livello tecnologico è stato Andrea Toigo, Enterprise Technology Specialist di Intel Italia. Il processore Intel Core M rende possibili prestazioni di elaborazione fino al 50% più veloci e prestazioni grafiche fino al 40% superiori rispetto a un paragonabile processore Intel Core di quarta generazione; se invece lo paragoniamo a un PC di 4 anni fa abbiamo fino al doppio delle prestazioni di elaborazione e grafica fino a 7 volte migliore.

Nuovi dispositivi basati su questo innovativo processore saranno probabilmente disponibili entro il Natale di quest’anno.