Gianfranco Dioguardi. Nuove alleanze per il terzo millennio

Gianfranco Dioguardi

Stando alle cifre Istat, il rapporto di forze tra le generazioni si è rovesciato. Mentre i “giovani” settantenni devono confrontarsi con una vita nuova, la fascia dei giovani anagrafici deve fare i conti con un presente di precarietà e un futuro incerto

Da un lato la famiglia resta il vero unico ammortizzatore sociale, dall’altro lo scontro tra generazioni è spesso strumentalizzato. I cervelli italiani lasciano il Paese alla ricerca di opportunità, ma fuggono anche gli imprenditori con le loro imprese che vengono rilocalizzate all’estero. Se l’Italia è in recessione tecnica, serve un “pensiero nuovo” che metta al centro le persone e le buone pratiche, restituendo la dovuta attenzione all’educazione dei giovani e quindi alla scuola. Riflettere sul rapporto tra le generazioni significa soffermarsi sul valore del passato che vive nel presente e che concorre alla formazione del futuro. Nella storia accade che i padri insegnino ai figli. Solo quando il mondo cambia radicalmente, può succedere che i padri imparino dai figli. E forse, se vogliamo capire il mondo e come fare a vivere insieme, l’unico modo è quello di lavorare insieme per trovare le risposte. La formula è quella del laboratorio, della bottega rinascimentale, dell’incontro tra esperienza e sapere e di una nuova alleanza tra le generazioni come suggerisce il titolo del libro di Gianfranco Dioguardi in uscita a ottobre (Nuove alleanze per il Terzo millennio – FrancoAngeli). Gianfranco Dioguardi, cavaliere del lavoro, presidente della Fondazione Dioguardi, professore ordinario di Economia e Organizzazione aziendale, è stato fra i fondatori dell’Ingegneria gestionale in Italia e ha svolto un’intensa e innovativa attività imprenditoriale, accompagnata sempre da un costante studio. Esplorando con una ricerca del tutto originale il mondo delle idee e delle imprese, Gianfranco Dioguardi ha scritto numerosi saggi sul tema dell’organizzazione imprenditoriale e di varia cultura pubblicati in Italia, nel mondo anglosassone e in Francia – paese quest’ultimo, che lo ha insignito della Légion d’Honneur. In questo suo ultimo lavoro con la prefazione di Giulio Giorello, Dioguardi affronta fra l’altro il tema del rapporto tra innovazione, imprese e territorio. «Il cambiamento – dice l’autore – ha assunto andamenti tumultuosi, caotici, spesso preoccupanti che impongono nuove alleanze per poterlo governare. Bisogna ripercorrere i sentieri della scienza e della cultura, alla ricerca di un metodo che possa con maggiore efficacia mettere a frutto in ambito imprenditoriale l’immaginazione creatrice dei giovani attraverso il vaglio e la costante verifica di esperienze consolidate».

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