Uber è stata bloccata in Germania dal Tribunale di Francoforte. Il servizio taxi via smartphone non potrà inoltrare le richieste degli utenti agli autisti
Nuovi guai per Uber, la celebre app per il trasporto automobilistico privato che ha scatenato numerose polemiche in Europa. Dopo il Belgio, che ha vietato ai conducenti dell’app di San Francisco di circolare, anche la Germania ha deciso di fare lo stesso. Il Tribunale di Francoforte ha disposto un’ingiunzione temporanea nei confronti di Uber che le impedisce di trasmettere le richieste dagli utenti agli autisti. Il provvedimento secondo il quotidiano Der Spiegel ha effetto su tutto il territorio nazionale. Se la startup californiana dovesse disobbedire all’ordine del tribunale, la sanzione dovrebbe aggirarsi attorno ai 250mila euro.
Uber permette di prenotare tramite smartphone taxi di lusso o vetture private (Uberpop) a costi ridotti rispetto al classico noleggio con conducente.
Non c’è pace per Uber
Lo sbarco di Uber nel Vecchio Continente è stato accompagnato da una vera e propria mobilitazione dei tassisti in quasi ogni città in cui l’app è disponibile. Da Parigi a Milano le vetture bianche hanno scioperato in segno di protesta contro un servizio che considerano illegale. La nuova funzione Uberpop in effetti si muove sul filo della legalità o comunque sfrutta un vuoto normativo. Il servizio permette di prenotare via smartphone un’auto privata pagando 49 centesimi al minuto. Ciò significa che gli autisti non professionisti di Uber sono quindi equiparabili ai tassisti ma non necessitano di licenza per circolare.
Entro luglio si attendeva un decreto ministeriale che mettesse fine alla diatriba sulla liceità di Uber ma così non è stato.