Un’infrastruttura di storage unificato per fare fronte alla crescita dei dati non strutturati e per proporre servizi sempre di elevato livello
Parco scientifico e tecnologico di livello estremamente avanzato, Area Science Park è operativo da poco più di trent’anni, avendo iniziato ufficialmente le attività nel 1982. Attualmente, dispone di due campus sul Carso triestino, alle porte del capoluogo giuliano, e di un terzo sito a Gorizia, al cui interno operano una novantina di imprese high-tech e centri di ricerca e sviluppo pubblici e privati. Area Science Park ha un fatturato complessivo di circa 180 milioni di euro, al suo interno vi operano circa duemila e 300 persone in diversi campi di attività, ed è gestito dal Consorzio per l’Area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste. Nominato nel 2005 ente pubblico di ricerca di primo livello dal Ministero Università e Ricerca, ha sviluppato nel corso degli anni numerose competenze nell’ambito del trasferimento tecnologico, della gestione della formazione imprenditoriale e dello sviluppo di reti per la collaborazione fra scienza e industria a livello nazionale e internazionale.
Hub di innovazione
Anche per questo, il Parco si configura come uno dei principali nodi italiani della rete europea di hub per l’innovazione, con attività di ricerca e sviluppo in diversi settori: energia, ambiente, life sciences, alimentazione, informatica, elettronica, telecomunicazioni, fisica dei materiali, astrofisica e nanotecnologie. A questo, si aggiunge anche l’offerta di servizi qualificati e consulenze nell’ambito del trasferimento tecnologico, della gestione dell’innovazione e della formazione avanzata. Tra i tanti fiori all’occhiello del Parco, vi è per esempio anche Elettra, il laboratorio nazionale di ricerca realizzato nei primi anni Novanta sotto l’egida del Premio Nobel, Carlo Rubbia. Il laboratorio ospita una delle prime sorgenti di luce di sincrotrone di terza generazione entrate in funzione al mondo, che opera 24 ore su 24 per un totale di oltre cinquemila ore all’anno. La luce di sincrotrone, prodotta dalla macchina di luce e convogliata attraverso le “linee di luce” alle stazioni di misura, ha la caratteristica di rivelare dettagli altrimenti inaccessibili dei materiali.
Esigenze di alto livello
Essere sempre all’avanguardia significa anche dotarsi delle migliori soluzioni per l’infrastruttura IT, anche per supportare sempre al meglio tutti i servizi offerti. In questo contesto, l’esigenza principale di Area Science Park era quella di rinnovare i propri processi di storage attraverso una soluzione che permettesse il consolidamento delle risorse già disponibili in un unico sistema, in grado di supportare e implementare i servizi informatici offerti alle aziende che operano all’interno del consorzio di ricerca. «Per le nostre esigenze di storage, in primo luogo volevamo garantirci alta affidabilità, oltre che scalabilità di performance e volumi» – spiega Dario Stancich, responsabile ufficio sistemi informativi e sviluppo amministrazione digitale di Area Science Park. L’infrastruttura preesistente nel Parco era infatti composta da diversi storage di generazione precedente, mentre oggi, con il rapido aumento delle necessità di gestione di dati non strutturati, le soluzioni tradizionalmente separate per file e blocchi non sono più adeguate a raggiungere gli obiettivi aziendali di efficienza in termini di contenimento dei costi.
La scelta dell’Unified Storage
Area Science Park ha preso in considerazione l’offerta dei diversi fornitori sul mercato, per individuare in tempi rapidi un vendor in grado di garantire la continuità dei servizi in maniera immediata, offrendo al contempo un upgrade sostanziale delle soluzioni di storage precedentemente adottate. La scelta ha premiato Hitachi Data Systems, che, in ragione delle esigenze espresse, ha proposto come soluzione di riferimento i prodotti della famiglia Hitachi Unifed Storage (HUS), un sistema di storage midrange unificato per tutti i dati, che prevede all’interno della gamma il sottosistema di nuova generazione HUS 110, dotato di numerose funzionalità, tra cui business continuity, cash partitioning, dynamic provisioning, basse emissioni e consumi contenuti rispetto alle vecchie generazioni, rientrando in un’ottica di alta scalabilità. Più in dettaglio, i sistemi della famiglia Hitachi Unified Storage 100 portano nello storage midrange la possibilità di consolidare file data, block data e object data su una piattaforma centrale, e in questo senso, la famiglia HUS 100 ridefinisce il concetto di storage unificato per fare fronte alle necessità di crescita dei dati, controllare l’incremento del costo del capitale e dei costi operativi. Non solo. Consente anche di semplificare l’operatività per tutti i tipi di dati, raggiungere gli obiettivi del livello di servizio e gestire senza sforzi la scalabilità e le prestazioni, oltre che di ridurre il tempo di inattività e i rischi aziendali, gestire le repliche, le migrazioni e i backup, come fanno notare in Hitachi Data Systems.
Vantaggi in primo piano
In particolare, la soluzione adottata ha consentito di apportare un sensibile miglioramento dei servizi informatici offerti da Area Science Park e, in definitiva, rispondere ai requisiti high reliability e high availability che erano stati posti come obiettivo nella scelta di una nuova infrastruttura storage. Inoltre, la soluzione progettata da Hitachi Data Systems ha anche tenuto conto dell’esigenza di facilitare l’utilizzo da parte dei collaboratori e ricercatori di Area Science Park, che fanno affidamento sulle consuete piattaforme Windows, Linux e VMware per la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie, oltre che per le normali attività di back office.
Fattori premianti
Un altro dei fattori premianti che ha determinato la scelta di questa soluzione è stato l’elevato livello di scalabilità e performance della famiglia di prodotti Hitachi Unified Storage, oltre alla presenza delle funzionalità software Hitachi Dynamic Provisioning e del pacchetto Hitachi Resource Manager per sistemi modulari. I servizi a corollario sono stati forniti da Hitachi Data Systems Global Services, mentre l’intero processo di avvio e installazione, comprese le importantissime fasi della configurazione e della migrazione degli ambienti, eseguite step by step, è stato portato a termine nel giro di pochi giorni. Si è così realizzata una soluzione completa e “chiavi in mano”, con caratteristiche di alta affidabilità e scalabilità di performance, oltre che di facilità di interazione e di integrazione con altri sistemi, e che – ultimo ma non meno importante – ha determinato un abbattimento del 50% dei costi sui consumi generali rispetto alle generazioni di storage precedenti. È anche per questo che «Hitachi Data Systems si è rivelata il partner ideale per affrontare costruttivamente il nostro progetto di scalabilità nelle soluzioni storage, grazie alle tecnologie e alle professionalità che ci sono state messe a disposizione» – ha detto Dario Stancich.