Sinfo One, tre decenni di innovazione

Una giornata intensa e stimolante ha caratterizzato il compleanno del system integrator di Parma, dimostrando ancora una volta la ricchezza e la vitalità della migliore imprenditoria italiana

Trovarsi in città come Parma è sempre un piacere, perché permette di riscoprire ancora una volta la vera ricchezza dell’Italia. Che è fatta di civiltà diffusa e valori percepiti. Proprio gli elementi che si ritrovano negli esempi di eccellenza che albergano ancora nel nostro Paese. È il caso di Sinfo One, società attiva nello sviluppo di servizi IT e nella system integration, che per festeggiare i suoi primi trenta anni di storia ha organizzato un convegno sull’innovazione nel business, tenutosi a metà giugno presso l’Auditorium Paganini. Ottimo esempio di recupero comme il faut di una struttura industriale, dato che sorge dove fino a poco tempo fa c’era uno zuccherificio Eridania, l’Auditorium si trova in una zona centrale di Parma, inserito in un parco cittadino a pochi passi dal Barilla Center, struttura polifunzionale che costituisce un altro mirabile esempio di recupero, in questo caso di un pastificio. Nata a Parma nel 1984, nel cuore della Food Valley, fondata e guidata tuttora dalla famiglia Pomi, Sinfo One dispone oggi di un team di oltre 120 persone, con un fatturato annuo nell’ordine dei 10 milioni di euro, il 10% dei quali investito in Ricerca & Sviluppo, e vanta una forte specializzazione nel business alimentare, oltre a essere consulente IT e partner di importanti aziende nazionali e internazionali.

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INNOVAZIONE IN POLE POSITION

Le premesse dell’evento parmense di metà giugno erano stimolanti: dare vita a un pomeriggio di riflessione sul tema “Talenti, energia, idee. Le innovazioni hanno radici profonde”, con l’intenzione di discutere di management, di sfide e di innovazione, valorizzando le storie di alcune aziende clienti. L’appuntamento si è aperto affrontando il concetto di innovazione anche nei suoi aspetti direzionali con un intervento di Emilio Botrugno, consulente in direzione aziendale, e di Beppe Carrella, che ha approfondito le implicazioni del change management, ribadendo la necessità del cambiamento come «rottura degli schemi» e condizione per poter progredire, sempre nel rispetto delle regole.
Cuore dell’incontro è stato invece l’intervento di Paola Pomi, vicepresidente e direttore generale di Sinfo One, nonché figlia del fondatore dell’azienda Rosolino, anch’egli presente, che ha ripercorso i trent’anni di storia della società, scandendoli in tre decenni, corrispondenti ad altrettante ere dell’informatica.

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TRE ERE INFORMATICHE

Un’analisi sicuramente interessante, che ha riscosso l’attenzione degli intervenuti. «Qualcuno ha detto che la tradizione non è altro che un’innovazione ben riuscita. E la nostra tradizione è l’innovazione stessa» – ha esordito Paola Pomi, proseguendo nell’illustrare i tre decenni: «1984-1994, con i tre soci fondatori dell’allora Pragma, che realizzano soluzioni custom per grandi clienti, oltre a sviluppare un ERP proprietario. Questi sono gli anni dell’esperienza tecnica. Il decennio 1995-2004 è invece quello in cui l’ERP prende piede con grandi progetti, e anche con i noti temi dell’anno 2000 e del passaggio all’euro. Sinfo One intraprende l’implementazione di soluzioni gestionali internazionali, in particolare JDEdwards, che poi sarebbe passato a Oracle. In questo periodo, la società si arricchisce di esperienze importanti sui processi dei clienti e sulla loro organizzazione. Sono gli anni dell’esperienza di processo. Il decennio più recente, 2005-2014 è quello dei data warehouse e della business intelligence, ma anche dell’enterprise performance management, del content management, del PLM, e vede rafforzare ulteriormente il rapporto con Oracle. Questi ultimi, sono gli anni dell’esperienza di innovazione, nei quali il tema del cambiamento e della velocità diventano sempre più importanti».

NUOVE SFIDE

I prossimi anni sono quelli delle nuove sfide, che per Sinfo One si chiamano mobile, Internet delle cose e app, e impongono di portare sugli smartphone e sui tablet le soluzioni come ERP, SFA, BI, PLM, web services. Ma non è l’unica sfida, visto che si parla anche di organizzazione e velocità, con il BPR e i workflow, e con PLM verticali per i settori di riferimento, solo per citare alcune delle direzioni verso cui si sta muovendo la società. Paola Pomi ha concluso il suo intervento ricordando anche i premi che la società si è aggiudicata nel corso degli anni, come il prestigioso EMEA Partner Specialization Award assegnato nel 2010 da Oracle, riconosciuto per l’ambito delle PMI su decine di migliaia di partner mondiali del colosso californiano; del 2012 è invece il riconoscimento di primo partner certificato 100 giorni JDEdwards, mentre nel 2013 è stata la volta dell’Excellence Award Agile di Oracle per il PLM.

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LA PAROLA AI TESTIMONIAL

Dopo un gustoso siparietto non previsto, dato dalla presenza in platea, del tutto a sorpresa ma a ulteriore testimonianza del radicamento sul territorio di Sinfo One, del sindaco di Parma Federico Pizzarotti, che ha ricordato l’aneddoto personale di un colloquio fatto in Sinfo One quando era alla ricerca di lavoro, la giornata si è conclusa con la tavola rotonda sui temi della velocità e dell’innovazione. Al dibattito hanno partecipato: Consorzio Casalasco del Pomodoro, Ilva Saronno, Calligaris, Perfume Holding, Cantine Banfi, LSI Acciai e KP Snacks, quest’ultima società britannica, a dimostrazione che i talenti parmensi vincono ovunque. Tutti accomunati dall’essere clienti Sinfo One, alcuni da quasi trent’anni.