La Polizia Postale ha scoperto una rete di pedofili in Italia e in altri 11 paesi nel mondo. Migliaia di foto di minori scambiate online
Sono coinvolte almeno 50 persone nella retata anti-pedofilia portata avanti dalla Procura di Venezia e dal PM Massimo Michelozzi. Un’indagine internazionale, durata diversi mesi, ha permesso di rintracciare una serie di pedofili, in Italia e all’estero, che si scambiavano foto di minori, incluse alcune con espliciti atti sessuali. Tra le ipotesi portate in avanti dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Venezia, c’è la possibilità che alla base della scoperta vi sia un’organizzazione internazionale per lo scambio di materiale digitale pedo-pornografico che coinvolge almeno 12 paesi in tutto il mondo, Italia compresa.
Vergogna in Italia e all’estero
Al momento sono state perquisite abitazioni e sistemi informatici di persone in Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia e Toscana, oltre ad almeno 23 interventi all’estero tra cui Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Polonia, Belgio, Messi, Russia, Argentina, Repubblica Ceca e Spagna. Spetterà alle forze coordinate capire se lo scambio del materiale avveniva su siti in chiaro dedicati o attraverso piattaforme alternative e capaci di sfuggire al controllo della Polizia, come Tor e servizi IRC.