Nasce il Centro di Neuroscienze di Milano

L’Università di Milano-Bicocca inaugura un centro dedicato allo studio delle neuroscienze, che si propone come un punto di riferimento per le diverse realtà milanesi attive in questo ambito. Le aree di ricerca spaziano dalla medicina alle biotecnologie, dall’informatica alla fisica, dalla psicologia all’economia, per realizzare un collegamento tra ricerca, formazione e assistenza

L’Università di Milano-Bicocca ha inaugurato questa mattina il Centro di Neuroscienze di Milano (Neuro-Mi), il primo centro dedicato alla ricerca multidisciplinare e alla formazione di alto livello nel campo delle neuroscienze, che si propone come centro di convergenza, integrazione e collaborazione con le diverse realtà scientifiche presenti sul territorio milanese.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato, tra gli altri, Cristina Messa, rettore dell’Università di Milano-Bicocca, Elena Cattaneo, senatrice a vita, Mario Melazzini, Assessore Attività produttive, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia e Monica Di Luca, Presidente della Federation of European Neuroscience Societies (FENS).

Il Centro di Neuroscienze di Milano mette in campo competenze appartenenti a diversi ambiti (dalla medicina alle biotecnologie, dall’informatica alla fisica, dalla psicologia all’economia), per uno studio multidisciplinare del sistema nervoso nelle varie età della vita, dell’architettura neurocognitiva normale che è alla base del comportamento individuale e sociale e dei meccanismi di disfunzione responsabili delle patologie neurologiche e psichiatriche.

Sono sei le principali aree di ricerca: Molecular and Cellular Neuroscience, Clinical Neuroscience, Cognitive and Behavioral Neuroscience, Computational and Systems Neuroscience, Neuroimaging and Methodological Research, Biotechnologies and Nanomedicine. Accanto alla ricerca, anche l’attività di didattica, con la promozione della formazione di alto livello nell’ambito delle Neuroscienze.

Al centro di Neuroscienze di Milano, diretto da Carlo Ferrarese, docente di Neurologia nel Dipartimento di Chirurgia e Medicina Traslazionale dell’Università di Milano-Bicocca afferiscono attualmente il Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze, il Dipartimento di Chirurgia e Medicina Traslazionale; il Dipartimento di Economia, Metodi Quantitativi e Strategie di Impresa; il Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”; il Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione; il Dipartimento di Psicologia; il Dipartimento di Scienze della Salute.

Leggi anche:  Kaspersky pubblica il report ESG per il periodo H2 2022-2023

«Funzioni complesse come quelle cognitive – spiega Cristina Messa, rettore dell’Università di Milano-Bicocca – devono essere analizzate in modo complesso e necessariamente multidisciplinare. Per questo è fondamentale che le competenze scientifiche e i diversi saperi lavorino in sinergia. In un settore come quello delle neuroscienze, dove a fronte di conoscenze sempre più approfondite resta scarsa la possibilità terapeutica, il valore aggiunto che possiamo offrire in Italia è la creazione di un ponte tra ricerca, formazione e assistenza».

«La comprensione delle funzioni del sistema nervoso, – dice Carlo Ferrarese – del rapporto tra mente e cervello nel determinare il comportamento individuale e sociale, dei meccanismi alla base dello sviluppo e dell’invecchiamento cerebrale rappresenta una delle sfide più importanti per l’umanità. La complessità delle funzioni del sistema nervoso e dei meccanismi alla base delle sue patologie richiede uno sforzo di coordinazione di diverse competenze e la messa in rete di piattaforme tecnologiche che difficilmente sono disponibili in una singola istituzione. La creazione di Neuro-MI vuole proprio favorire il raggiungimento di una “massa critica” di ricercatori con competenze diverse e complementari, per uno studio multidisciplinare del sistema nervoso nelle diverse età della vita».

«La creazione di questo nuovo Centro di Neuroscienze – sostiene Elena Cattaneo, senatrice a vita – è un impegno per chi vi partecipa ma deve esserlo anche per l’Università Bicocca che lo sponsorizza, lo promuove e lo appoggia. Auguro quindi di riuscire a sviluppare un senso di appartenenza al nuovo Centro anche mediante il riconoscimento da parte dell’Università del valore e dei risultati raggiunti dai vari gruppi che lo compongono e che hanno già, dalla loro, varie conquiste di conoscenza nel campo delle Neuroscienze molecolari, cognitive e dell’imaging. Questo senso di appartenenza porterà ad una coscienza di conquista collettiva, ad una identificazione con un progetto comune condiviso. Soprattutto, mi auguro che questo Centro possa diventare una solida voce in più nel Paese, capace di combattere anche per i valori della scienza e facendoli propri ogni giorno, per consegnare non solo importanti risultati su malattie neurologiche complesse e purtroppo molto attuali ma anche un modo di comportarsi nel mondo».

Leggi anche:  Economia circolare, Samsung estende la riparazione fai da te ad altri prodotti

Importanti saranno inoltre i collegamenti con le altre realtà operative sul territorio lombardo.

«Regione Lombardia guarda favorevolmente alla nascita di Neuro-MI – dice Mario Melazzini, Assessore regionale Attività produttive, Ricerca e Innovazione – perché crede nella forza del fare rete tra i soggetti presenti sul territorio e del mettere a patrimonio comune le proprie conoscenze per vincere sfide importanti. Regione Lombardia fa della ricerca il motore di rilancio del tessuto economico lombardo affinché sia favorita l’identificazione di tutto ciò che potrà essere utile a garantire risposte concrete anche alle persone colpite da malattie neurodegenerative. Il nostro impegno è sostenere il lavoro di tutti coloro che si impegnano su questo fronte, raddoppiando nei prossimi cinque anni gli investimenti in ricerca e innovazione, raggiungendo il 3% del Pil lombardo. Vogliamo soprattutto fare in modo che chi fa ricerca possa avere tutti gli strumenti di cui ha bisogno per raggiungere quegli obiettivi che si traducono in ricadute positive per l’intero sistema».