Un gruppo di hacker islamici ha preso possesso nella giornata di ieri dell’account non ufficiale di Papa Francesco su Facebook: sulla pagina dal pomeriggio si leggevano bestemmie e improperi in arabo, accompagnati da foto chiaramente inneggianti all’Islam
Pur non essendo una pagina ufficiale, che il Vaticano possiede invece su Twitter, gli oltre 1,3 milioni di utenti che seguono quotidianamente le iniziative del pontefice sono rimasti esterrefatti dall’inaspettata “profanazione”.
La pagina, grazie alla quale i fan di Papa Francesco potevano tenersi aggiornati sui suoi messaggi, leggere stralci di omelie o pensieri tratti da suoi discorsi, ha subito da ieri pomeriggio un attacco dagli hacker. Il risultato? Messaggi in arabo in copertina e in diversi post, contenenti bestemmie e insulti di evidente matrice islamica.
Papa Francesco, che è uno dei personaggi più ricercati in Rete, così come il suo predecessore Benedetto XVI fa grande uso di Twitter per lanciare messaggi ai fedeli attraverso il profilo @Pontifex_it, ma nonostante il Vatican Insider a fine febbraio abbia rivelato che Bergoglio avrebbe aperto un profilo certificato su Facebook, questo ancora non è avvenuto. Eppure la passione del Papa per i media e Internet è del tutto dichiarata: “Internet è un dono Dio, ci avvicina gli uni agli altri”, così ha dichiarato in Pontefice, tornando sul tema del corretto uso della tecnologia.
Facebook prima la rimuove e poi fa giustizia
L’ultimo aggiornamento “reale” della pagina risale a sabato sera, con la foto del pranzo alla Caritas di Campobasso, durante il viaggio pastorale del Papa in Molise. Dopo l’assalto degli hacker e la comparsa degli insulti, sono piovute migliaia di segnalazioni della pagina a Facebook, che inizialmente ha rimosso la pagina, fermando quindi l’azione degli hacker, ma impedendo anche ai legittimi proprietari di ritornare in possesso del proprio account. Dopo pochi minuti però finalmente la pagina torna online e in mano ai suoi amministratori, che provvedono ad eliminare tutti i messaggi blasfemi e si scusano con i numerosissimi followers, nonostante non ci sia alcuna responsabilità da parte dei proprietari per quanto accaduto.