Hitachi Data Systems rinnova la strategia puntando su big data, storage a tutto cloud e social innovation
Il Gruppo Hitachi che impiega oltre 321mila persone in tutto il mondo, occupando la posizione numero 38 nella classifica Fortune Global 500 con 93,4 miliardi di dollari di fatturato, cinque dei quali investiti annualmente in R&D, ha iniziato da tempo un processo di trasformazione: sotto la bandiera “One Hitachi”, intende capitalizzare sempre di più sulle sinergie all’interno di un gruppo attivo in numerosi settori avanzati della tecnologia, dove lo storage sta assumendo un ruolo crescente, vista anche la centralità dei dati nello scenario tecnologico di oggi. Stesso processo di cambiamento all’interno di HDS. «Quando sono entrato in Hitachi Data Systems, le aziende del gruppo Hitachi erano 993, mentre oggi sono 600» – racconta Dario Pardi, vice president Emea markets di Hitachi Data Systems. Ma la strategia di unificazione di Hitachi non si limita a snellire il numero di aziende, visto che parlando di “one team, one company” si propone di «crescere del 10% nel 2015, puntando sempre più su quello che si definisce “Social innovation business” e che comprende tutti quegli elementi che consentono di introdurre innovazione nell’attività quotidiana» – spiega Pardi. In questo scenario, il ruolo di Hitachi Data Systems è centrale, in quanto innovare significa parlare di big data, cioè di storage e di altri aspetti contigui quali cloud, virtualizzazione e protezione dei dati, solo per citarne alcuni.
Della trasformazione di Hitachi Data Systems ha parlato più diffusamente Walter Simonelli, che ha assunto ufficialmente la carica di country manager Italia dallo scorso primo aprile, dopo circa dieci anni trascorsi in azienda. «Oggi – ha sottolineato Simonelli – il percorso di trasformazione che abbiamo costruito insieme a Dario Pardi sta dando frutti molto interessanti, grazie anche all’azione che abbiamo svolto per rivedere il nostro modello di go-to-market». Ma, in un contesto storage e server che «in Italia si sta stabilizzando, per HDS la crescita della quota di mercato sarà condizionata dalla capacità di intercettare progetti di integrazione e convergenza applicativa, oltre che di gestione dei contenuti» – afferma Simonelli, anticipando che «nell’anno finanziario 2014, ci attendiamo una crescita del 14%, puntando soprattutto sul cloud, che come noto presenta percentuali di crescita importanti anche in Italia, oltre che a livello mondiale».
Ragionare sul cloud vuol dire per Simonelli «affrontare le dinamiche chiave di questo settore, con una soluzione che è in grado di gestire il cloud in tutte le sfaccettature, con la nostra nuova Continuous Cloud Infrastructure». Presentata circa due mesi fa alla stampa internazionale, la nuova offerta HDS è stata illustrata in dettaglio da Roberto Salucci, specialist solution consultant Italia oltre che membro del Comitato italiano di SNIA, la Storage Networking Industry Association. Un sistema operativo interamente rinnovato, lo Storage Virtualization Operating System (SVOS) e una piattaforma storage, la nuova Virtual Storage Platform G1000, capace di scalare fino a tre milioni di Iops, e i continui miglioramenti alla piattaforma di management Hitachi Command Suite e alle soluzioni convergenti Unified Compute Platform concorrono a formare l’infrastruttura di “continuous cloud”, il cui scopo è di avere un’infrastruttura IT sempre più definita dalle esigenze di business.