Già da diverso tempo in Italia si è verificato un boom dell’acquisto di integratori alimentari, con la proliferazione di esercizi commerciali dedicati, complice forse la ricerca spasmodica della perfetta forma fisica: attenzione però all’acquisto online di questi prodotti, perché molti potrebbero essere contraffatti.
Si calcola che nel nostro Paese siano almeno 10 milioni nell’ultimo anno gli acquirenti di vitamine, sali minerali, erbe medicinali o fermenti lattici e sono stati 250mila gli acquisti effettuati via internet: di qui l’importanza di tutelare la propria salute contro il rischio di assumere sostanze contraffatte. Questi prodotti potrebbero infatti contenere sostanze non consentite, dopanti o anabolizzanti in dosaggi non autorizzati dalla legge.
I rischi del “fai da te”
In questo settore bisogna anche stare in guardia dal pericolo del “fai da te”, sempre più diffuso; non sono rare infatti le autoprescrizioni di integratori, che non tengono conto delle reali esigenze dell’organismo o ancora peggio dell’eventuale interazione con altri farmaci assunti.
“L’integratore può apportare macronutrienti energetici, come proteine e carboidrati, oppure micronutrienti, come sali minerali e vitamine. Quindi andrebbe assunto come supplemento alla dieta solo quando si evidenzia un fabbisogno, cioè solo da chi che ne ha veramente necessità”, spiega la Dott.ssa Camilla Pizzoni, Responsabile della divisione Ricerca e Sviluppo di PoolPharma.
Alcuni consigli per tutelarsi
Certo la tentazione di acquistare prodotti per risparmiare e farsi recapitare comodamente a casa il prodotto desiderato spinge moltissime persone ad effettuare acquisti con scarsa consapevolezza. Ecco quindi alcuni consigli forniti dall’Osservatorio:
verificare sempre attentamente gli ingredienti e i dosaggi dichiarati sull’etichetta, controllando che siano presenti negli elenchi delle sostanze autorizzate che si trovano sul sito del Ministero della Salute; controllare che l’azienda produttrice sia sul registro nazionale degli integratori, sempre tramite il sito del Ministero; infine, verificare l’identità del venditore: nel sito deve essere sempre specificata la sede legale, la partita IVA e un servizio post-vendita e di assistenza con un eventuale numero verde da contattare in caso di problemi