Un Cloud Service Management come si deve

Erogare in SaaS una piattaforma di gestione dei servizi IT è una fantastica idea, ma finora il mercato ha deluso le aspettative. CA Technologies risponde a tutti i desiderata: maggiore produttività e riduzione di tempi e TCO

Con l’affermarsi dei modelli di erogazione cloud based, le organizzazioni dotate di infrastrutture fisiche e virtuali complesse hanno subito pensato di poter migrare in modalità SaaS le piattaforme utilizzate per la gestione dei servizi IT: un ambito applicativo molto specializzato e critico, ma anche piuttosto ostico sul piano dei tempi di implementazione e dei costi di progettazione, operations e manutenzione. Il mercato ha cercato di rispondere a questa voglia di migrazione, motivata da precise ragioni di razionalizzazione, rafforzamento e risparmio, ma non sempre i risultati sono stati quelli attesi. Le tempistiche restano impegnative e se la complessità non si riduce, i costi lievitano. Con la sua novità più recente, CA Cloud Service Management, CA Technologies è pronta a intervenire per riallineare il concetto di gestione SaaS ai desiderata dei clienti.

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[blockquote style=”4″]«La proliferazione di applicazioni e device fa dell’erogazione del servizio una chiave capace di “sbloccare” la produttività. CA ha ideato una soluzione che realizza tutto il potenziale del modello SaaS facendo leva su punti cruciali come soddisfazione dei dipendenti, velocità di implementazione e riduzione del Tco» dichiara Fabrizio Tittarelli, business technology architect di CA Technologies. Cloud Service Management rappresenta secondo Tittarelli il secondo passo nella strategia di consolidamento della Management Cloud Vision e segue il lancio di febbraio della suite CA Management Cloud for mobility. «Abbiamo voluto fare un ulteriore passo avanti – spiega Tittarelli – proponendo non una semplice soluzione di service management ma un’offerta davvero differenziante, che abilita una produttività di tipo diverso».[/blockquote]

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CA Technologies, sottolinea il suo business technology architect, ha investito in termini di conoscenza e di sviluppo in house per venire incontro a quelle che sono le esigenze tipiche del cliente: facilità d’uso, estrema flessibilità, agevole configurazione, bassi costi di conduzione, abbattimento dei tempi e, a corredo, un ottimo servizio pre e post vendita e come se non bastasse, costi di licensing contenuti. Lo sforzo nasce anche dall’analisi di un’indagine che Gartner ha svolto coinvolgendo gli early adopter di soluzioni di gestione erogate in SaaS, survey che ha identificato, sottolinea Tittarelli, «almeno tre maldipancia. Le piattaforme cloud non si sono rivelate più rapide da implementare rispetto ai tradizionali approcci on premises. Non ci sono stati né una contrazione nel numero di persone coinvolte nello staff di supporto, né un conseguente aumento di produttività. Ma il problema più diffuso sembra essere quello della personalizzazione e soprattutto della integrazione, aspetti che il mercato non è riuscito a indirizzare pienamente».

Proprio in questi ambiti, CA Technologies è convinta di poter dare qualcosa in più. Secondo Tittarelli, il provider infrastrutturale ha lavorato molto sullo sviluppo , focalizzandosi sui “pain point” evidenziati da Gartner. Cloud Service Management può essere implementata in tempi drasticamente inferiori rispetto a una soluzione tradizionale: l’adozione da parte degli operatori avviene nel giro di pochi in giorni, con pochissima formazione, grazie a strumenti autoguidati come l’innovativo help in linea di “Sidekick”. Anche la configurazione avviene senza mobilitare risorse specializzate, ricorrendo a una intuitiva interfaccia drag and drop, e non richiede la scrittura di codice. «Tutto questo rende praticamente trasparenti anche i successivi upgrade» osserva Tittarelli. Le novità investono anche il modello di pricing che si distingue dalla concorrenza perché annulla i tradizionali tre livelli progressivi di funzionalità ma offre tutte le feature a un costo omnicomprensivo: «Solo la featuire di automation può essere implementata in termini di consumo a piacere» conclude Tittarelli.

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La tipologia di utenti indirizzata da CA Cloud Service Management include tutti i decision maker grazie alle capacità di reportistica avanzata, gli amministratori, che possono contare sui classici processi Itil-based incorporati di default, o sulle nuove funzionalità di discovery e asset management. L’aspetto dell’integrazione è stato affrontato inserendo nella piattaforma gestionale la possibilità di innovare verso ambienti ibridi e on premises, o di connettersi a ambienti cloud pubblici o non ospitati da CA o presso il cliente.