La nuova versione 7.9 del Barracuda Web Application Firewall entra a far parte del programma di certificazione di Microsoft Azure e migliora l’automazione e l’approvvigionamento sul cloud pubblico
Barracuda Networks annuncia il Barracuda Web Application Firewall 7.9. La nuova versione estende il supporto Microsoft Azure con approvvigionamento e configurazione automatizzati, che permettono agli utenti di trarre vantaggio dalla natura dinamica e flessibile del cloud. Il Barracuda Web Application Firewall Vx è disponibile nella “Azure Gallery” come parte del nuovo programma di certificazione Microsoft Azure.
Secondo Gartner, quasi il 50% delle grandi imprese implementerà soluzioni cloud ibride entro la fine del 2017. Inoltre, IDC prevede che entro il prossimo triennio sarà speso 1 dollaro su 5 in applicazioni su cloud. La migrazione delle applicazioni o dei carichi di lavoro sulla nuvola, presenta dunque nuove opportunità e sfide. In questo contesto è fondamentale mettere al primo posto la sicurezza.
Il Barracuda Web Application Firewall è la prima soluzione di sicurezza integrata, completamente scalabile disponibile su Microsoft Azure. Con i modelli di protezione predefiniti per le applicazioni web e le app pacchettizzate di terze parti come Microsoft SharePoint, le aziende possono godere di una protezione totale senza dover imparare a configurare e gestire tecnologie complesse. Inoltre, la soluzione è completamente integrata con Microsoft Azure e può scalare in modo dinamico per rispondere agli standard del carico di lavoro e ottimizzare le prestazioni delle applicazioni.
[blockquote style=”4″]“Oggi i clienti cercano di ridurre tempi e costi associati al lancio delle applicazioni online. Rendere disponibili le nostre soluzioni nella Gallery di Microsoft Azure semplifica la migrazione sul cloud delle applicazioni in modo sicuro”, ha spiegato Michael Hughes, SVP Worldwide Sales di Barracuda. “Per molti dei nostri clienti, queste applicazioni sono cruciali per il business. Devono essere disponibili e sicure e garantire una fantastica user experience. Come Partner certificato di Microsoft Azure, vediamo in questa piattaforma cloud un’opportunità eccezionale per offrire sicurezza e valore ai clienti enterprise”.[/blockquote]
La versione 7.9 del Barracuda Web Application Firewall prevede anche un vasto ventaglio di funzionalità accessibili attraverso l’interfaccia RESTful API. Queste aiutano a migliorare l’automazione dei processi per l’approvvigionamento e la configurazione e permettono ai clienti di utilizzare con maggior efficacia strumenti come Systems Center e Powershell.
Oltre a migliorare il supporto sul cloud pubblico, Barracuda Web Application Firewall 7.9 include un sistema di reportistica più efficace, una maggior sicurezza delle applicazioni e una nuova infrastruttura per i modelli.
Ecco le principali caratteristiche:
– Reportistica più efficace: sono disponibili oltre 40 report pronti all’uso che includono la distribuzione geografica e permettono agli amministratori di filtrare i rapporti attraverso criteri di sicurezza, traffico, durata, servizi e Top Count
– Crittografia URL: ogni URL è crittografato all’interno del corpo della risposta prima di essere inviato ai clienti. Questo permette di non esporre tali URL all’esterno, garantendo un meccanismo solido per prevenire gli attacchi
– Perfezionamento SSL: i cifrari associati alla segretezza in avanti (PFS) sono perfettamente supportati
– Nuovi Template: un nuovo e potente UI basato su Wizard permette di creare e utilizzare template per la configurazione di qualsiasi oggetto o policy del sistema
– Controllo degli accessi: gli utilizzatori possono autenticarsi attraverso molteplici domini e con metodi di autenticazione doppia invece che con sistemi LDAP e RSA SecurID / Radius con OTP
Infine, Barracuda ha recentemente annunciato la portabilità della licenza virtuale che offre ai clienti maggior protezione degli investimenti e flessibilità delle installazioni. La portabilità della licenza virtuale permette di trasferire le soluzioni dal cloud pubblico a quello privato o viceversa senza costi addizionali. Questo semplifica la migrazione su cloud delle organizzazioni consentendo l’implementazione del cloud ibrido in ambienti privati e pubblici.