Internet delle Cose, Tecnologia indossabile e soluzioni per la mobility sono state le protagoniste del terzo Aperi-Network di Regione Lombardia e Smau che ha registrato oltre 140 ospiti
Si è svolto ieri sera il terzo appuntamento con gli Aperi-Network di Smau e Regione Lombardia che ha ospitato 14 startup nell’ambito dello speed pitching e 140 imprenditori e manager in sala. Focus della serata sono state le tecnologie che partono dal “basso”, dalle nuove community di sviluppatori, la cui diffusione è stata accelerata dalla piattaforma Arduino e su cui grandi aziende come Intel stanno investendo attraverso la realizzazione di iniziative e soluzioni a loro dedicate. Si è parlato di rete, da un lato focalizzando l’attenzione su tecnologie come Internet of Things, tecnologie indossabili e soluzioni per la mobility, dall’altro puntando alle relazioni e al networking, al centro della nuova strategia di Regione Lombardia per rendere i propri territori più all’avanguardia, attraverso la creazione di partnership pubblico-private che vedono il coinvolgimento dei centri di ricerca, dei nuovi cluster regionali, dei più importanti player ICT affinché diventino copromotori di iniziative di sviluppo complessivo del territorio.
La serata ha visto quindi un confronto, moderato da Federico Pedrocchi di Radio24 tra Zoe Romano di Arduino, Carlo Parmeggiani, Direttore Public Sector Intel Sud Europa e di Oscar Sovani, Responsabile della Struttura attuazione delle Agende regionali di semplificazione e digitalizzazione di Regione Lombardia. La prima ha presentato le diverse modalità di utilizzo della piattaforma sottolineando come questa tragga linfa dalla community attorno a cui si sviluppa: “Arduino nasce per semplificare la realizzazione di progetti elettronici e permettere a tutti di avvicinarsi a un mondo che è sempre stato in mano a tecnici e ingegneri. Dal suo debutto nel 2004, sono state circa un milione le board vendute nel mondo, usate per controllare oggetti di uso quotidiano, stampanti 3D, robot e dispositivi capaci d’interagire con l’ambiente circostante, controllabili a distanza grazie a una vasta gamma di sensori. Arduino è principalmente prodotto e assemblato in Italia, dispone di un corpo e di un’anima completamente open source e trae linfa da una comunità che collabora e condivide esperienze, saperi e codici di programmazione in tutti i campi e a tutti i livelli.” Per fare un esempio di impiego di Arduino Zoe Romano ha citato un progetto che sta avendo particolarmente successo in rete: “molti sono inoltre i progetti lanciati sui siti di crowdfunding, tra cui la realizzazione di un alveare interattivo. Il progetto prevede la possibilità di scaricare dei file, produrre la struttura dell’alveare con una lasercut, inserire il cervello intelligente e, attraverso una piattaforma on line, raccogliere i dati su ciò che fanno le api all’interno dell’alveare. Questo permette quindi di produrre miele e allo stesso tempo di raccogliere dati che vengono messi a disposizione dei ricercatori che vogliono studiare il comportamento negli alveari.”
A seguire è intervenuto Carlo Parmeggiani, Direttore Public Sector Intel Sud Europa, il quale ha affermato: “Intel ha partecipato al terzo Aperi-Network di Smau nella piena consapevolezza di come l’IoT, le tecnologie indossabili e le soluzioni per la mobility rappresentino non solo ambiti particolarmente strategici per Intel – che sta puntando molto sul concetto di “innovazione dal basso” – ma anche settori in cui ci prefiggiamo di conseguire presto traguardi tecnologici sempre più entusiasmanti e sorprendenti. La sfida di oggi è infatti per noi quella di investire nella creazione di processori sempre più veloci, ridotti nei consumi e nelle dimensioni, sicuri e in grado di valorizzare queste nuove dinamiche, permettendo così alle comunità di sviluppatori e di maker di dare vita ai loro prodotti da casa, facendo rete e creando sinergie con i grandi player del mercato ICT.”
L’evento è stato inoltre l’occasione per discutere dello stato di attuazione dell’Agenda Digitale e per fare il punto sui bandi, finanziamenti e voucher ancora aperti a supporto delle imprese del settore “digital” e delle startup. Come dichiara Oscar Sovani: “ Questo terzo Aperi-Network è stato l’occasione per rappresentare le attività che Regione Lombardia sta realizzando e intende realizzare per rendere i propri territori più all’avanguardia sui temi della crescita digitale, della crescita intelligente e sostenibile. Regione Lombardia sta adottando una serie di atti di programmazione per creare le condizioni non solo per finanziare le migliori realtà del territorio, ma anche realizzare delle logiche di rete che prevedono delle partnership pubblico-private in grado di far emergere i punti di forza del nostro territorio, come ad esempio il settore manifatturiero, che ha già delle punte di eccellenza, ma che necessita di misure in grado di far crescere tutto il settore. Per questo è importante coinvolgere i centri di ricerca, i nuovi cluster regionali, i player ICT più importanti affinché diventino copromotori di queste iniziative di sviluppo complessivo del territorio.”
Nell’ambito dell’evento 14 startup provenienti da tutta Italia si sono presentate in 90 secondi all’interno dello speed pitching, realizzato in collaborazione con Emil Abirascid di Startupbusiness.
Tra le idee presentate: Adeo, un’azienda che dal 2011 ha deciso di focalizzare la propria attività sull’IoT, diventando fornitore di tecnologie abilitanti, sia come fornitore di specifiche soluzioni. Presente inoltre Avanix, una startup che progetta e sviluppa dispositivi elettronici dotati di sensori e sistemi di telecomunicazione per applicazioni in ambito salute, sicurezza e benessere, a supporto dell’attività quotidiana delle persone; Occambee una startup che sviluppa applicazioni di intelligenza artificiale, soprattutto in ambito museale e artistico, Cavelabs, startup che realizza soluzioni per il controllo di dispositivi elettronici, Lapsy, la startup modenese che ha brevettato il “braccialetto magico” in grado di dialogare con i dispositivi intelligenti del nostro appartamento e una startup che ha ideato un’applicazione per la localizzazione real time dei veicoli. E ancora, Gruppo Kerberos un’azienda che realizza, tra le altre cose, reti di sensori che possono essere utilizzati per effettuare il monitoraggio dei parametri relativi a energia, ambiente e funzionamento di apparecchiature industriali e civili in genere, Park-Ed una startup che ha realizzato un’applicazione di smart parking system, QLT,un’azienda che si occupa di business intelligence, logistica ed Erp, Spazio Dati, startup che, sfruttando le tecnologie dei big data e del semantic web, si occupa di aggregare diverse sorgenti di dati open e proprietarie e, infine, Telematrix, una startup che realizza sistemi per il telerilevamento di autoveicoli.