A conclusione dell’evento Digital Venice, l’Agenzia per l’Italia Digitale ha scelto una donna. Delusione per Stefano Quintarelli
La scorsa settimana Venezia ha dato il via al semestre europeo di guida italiana con un evento per rilanciare il digitale nel paese. Inteso sia come leva economica che piattaforma di ingresso nel mondo del lavoro per i giovani, il panorama digitale italiano non è certo dei più fiorenti, almeno a livello europeo. Avere tra le medie più alte di penetrazione di telefonia mobile non basta a incoraggiare le aziende a investire sul digitale, abbracciando schemi e strumenti che evidentemente non sentono ancora propri. Per questo il governo Renzi ha deciso di dare una decisa sferzata all’adozione della tecnologia digitale nel paese, in tutti i possibili ambiti di intervento: dalla scuola alle imprese, passando per la politica e la pubblica amministrazione.
Il ruolo dell’Agid
In tale contesto assume un ruolo di vitale importanza l’Agenzia per l’Italia Digitale, conosciuta come Agid. Proprio a conclusione dell’evento in laguna, il premier Matteo Renzi e Marianna Madia, Ministro per la Pubblica Amministrazione, hanno scelto Alessandra Poggiani come direttore dell’Agenzia, il nome nuovo in grado di portare a compimenti le sfide che si è posto il governo prima di entrare a dirigere la politica europea per sei mesi. Per la poltrona concorrevano la Poggiani e Stefano Quintarelli, “finalisti” dopo una selezione tra 150 candidati, ben conosciuto dal popolo della rete per le competenze in ambito digitale e deputato di Scelta Civica. Il ruolo del nuovo direttore è fondamentale in un periodo storico che vede l’avvio del programma “Horizon 2020” come punto cardine del piano dell’Unione Europea per rilanciare l’economia nei paesi aderenti.