Un piccolo gruppo di attivisti ha manifestato davanti la sede di Mountain View al grido di #OccupyGoogle
E’ bastato un hashtag per organizzare un piccolo, ma agitato, gruppo di manifestanti davanti la sede di Google a Mountain View. Con #OccupyGoogle, mentre parte dell’azienda era a San Francisco per partecipare al Google I/O 2014, una dozzina di attivisti (c’è chi dice venti) si è data appuntamento una sessantina di KM più in basso sulla costa per protestare a favore della neutralità della rete. Poche ore prima gli stessi avevano affisso uno striscione a pochi metri dall’ingresso della sede inneggiando alla protezione della net neutrality.
Dopo qualche attimo di agitazione, la polizia ha arrestato i manifestanti con l’accusa di essersi intrufolati in una proprietà privata ed esserci rimasti senza permesso.
La rete si mobilita
Lo scontento dei manifestanti riguarda la possibilità che i giganti del web vengano “forzati” ad utilizzare due diverse corsie per l’accesso ai propri contenuti. In un prossimo futuro infatti, gli Internet Service Providers potrebbero assegnare diverse velocità di accesso ad internet a seconda degli accordi stipulati con le aziende e i siti web. Ad esempio, se la proposta dovesse andare in porto, Google avrebbe facoltà di richiedere un pagamento per accedere in maniera più veloce a YouTube, magari per godere di contenuti in HD, attualmente disponibili per tutti. “Per questo chiediamo ai dipendenti di Google di unirsi a noi e manifestare in favore della libertà della rete” – avevano detto gli attivisti, prima di essere arrestati.