Vividown: ecco la sentenza che ha assolto Google

E’ stata depositita la sentenza della Cassazione che ha assolto i manager di Google del caso Vividown. Gli host provider non sono responsabili dei contenuti caricati dagli utenti

A fine dicembre 2013 la Corte di Cassazione aveva definitivamente assolto i tre manager di Google, che ha stretto un accordo con Samsung per lo sviluppo di nuovi brevetti, implicati nel caso Vividown. Nel 2006, sull’allora Google Video, era apparso un video di violenze su un bambino affetto da Sindrome di Down e Big G era stato accusato di non aver rimosso preventivamente il filmato incriminato. Oggi è stata depositata la sentenza ufficiale.

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Gli host provider non sono responsabili dei contenuti caricati dagli utenti

Nella sentenza si sottolinea che Google, in quanto host provider, “non ha alcun controllo sui dati memorizzati né contribuisce in alcun modo alla loro scelta, alla loro ricerca o alla formazione del file che li contiene, essendo tali dati interamente ascrivibili all’utente destinatario del servizio che li carica sulla piattaforma messa a sua disposizione”.

Big G “si limita a fornire una piattaforma sulla quale gli utenti possono liberamente caricare i loro video”. Sono invece gli utenti “gli esclusivi responsabili” del contenuto degli stessi. Inoltre, in quanto “unici titolari del trattamento dei dati sensibili eventualmente contenuti nei video caricati sul sito sono gli stessi utenti che li hanno caricati, ai quali soli possono essere applicate le sanzioni, amministrative e penali, previste per il titolare del trattamento del Codice Privacy”.

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