Effetto Tsunami sull’industria giapponese

In Giappone i primi effetti immediati a seguito dello sconvolgente disastro naturale avvenuto in questi giorni.

La compagnia automobilistica giapponese Toyota ha annunciato la chiusura di tutti i suoi impianti di produzione fino a mercoledì prossimo. A rischio la continuità operativa di importanti produzioni di semiconduttori. Si teme che a breve si possano avere ripercussioni sul mercato delle flash memory con una riduzione della produzione e un verosimile aumento dei prezzi a livello globale.

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Hitachi, Toshiba e SanDisk sono alcune tra le aziende a rischio, colossi industriali che vantano una posizione di assoluta preminenza nel settore di mercato che costituisce una componente tecnologica di base per telefonia cellulare, smartphone e tablet Pc.

Non sono i danni diretti alle singole produzioni ad alimentare le preoccupazioni quanto la criticità del sistema delle infrastrutture a indebolire il sistema industriale giapponese. Da una parte l’erogazione di energia elettrica, dall’altra il sistema dei trasporti e della distribuzione. Inevitabili danni collaterali mettono in crisi il sistema logistico e gli spostamenti degli stessi dipendenti. I giornali economici-finanziari temono che la supply-chain del sistema Giappone possa essere esposta a una crisi senza precedenti.

In base a quanto affermano gli analisti, il mercato dei semiconduttori del Sol Levante, nel 2010, ha generato un fatturato di oltre 60 miliardi di dollari equivalente a un quinto della produzione mondiale. Toshiba vanta un 35% del fatturato globale mondiale delle memorie flash. Al di là delle interruzioni temporanee, così come avvenuto per Toyota, l’economia giapponese teme in particolare di vedere compromessa la capacità di trasporto delle merci. Sistema stradale, porti e aeroporti non potranno consentire, quanto meno nel breve termine, un funzionamento regolare della attività commerciali.

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Lo stabilimento di SanDisk che produce flash memory in joint venture con Toshiba e situato a sud di Tokio, pur avendo subito danni di ordine modesto che hanno determinato una temporanea interruzione delle attività, accusa problemi legati alla fornitura delle materie prime.

Freescale, azienda americana, con uno stabilimento in una delle zone più colpite dallo Tsunami ha affermato di avere evacuato l’impianto e di non disporre di energia elettrica. Sospensione e interruzioni della produzione si sono verificati presso impianti della Sony, in particolare presso il polo tecnologico di Miyagi dove avviene la produzione di dischi Blu-ray.