Tim Berners-Lee: il web mette al centro le persone

Sir TimBL: «L’ubiquità della Rete è più importante della velocità». Dagli ICT Days di Trento il riferimento all’Italia non è puramente casuale

“Una finestra sul futuro” è l’evento organizzato da Trentino Network in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, Trento RISE, l’Università di Trento e la Fondazione Bruno Kessler per inaugurare il quartiere “full digital” di Trento.

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Ospite d’onore, Sir Tim Berners-Lee, co-inventore insieme a Robert Cailliau del world wide web, arrivato da Boston come una vera star.

Lo spazio è quello della nuova area residenziale “Le Albere”, progettata da Renzo Piano.

In Italia, la diffusione della Rete è a macchia di leopardo ma il digital divide tecnologico e culturale rappresenta ancora un ostacolo da superare. Per Sir TimBL, l’ubiquità della Rete, la possibilità di connettersi ovunque in mobilità è più importante della velocità. «Anche una connessione più lenta, significa avere la possibilità di far parte dell’economia digitale, rendendo il Paese più operativo e funzionale».

Qual è il futuro delle città intelligenti, della crescita dell’utilizzo di Internet e della conseguente necessità di rendere il web sempre più aperto e accessibile a tutti per contribuire a promuovere le future innovazioni? Sir Tim Berners-Lee ha evidenziato l’enorme potenziale del world wide web come strumento utile ad aiutare ad abbattere le barriere geografiche e culturali. «Reputazione, trasparenza e conoscenza» sono i paradigmi della partecipazione nel web, i cui confini coincideranno sempre di più con quelli del mondo reale».

«Il web è il connettore che permette alle due metà del mondo di dialogare e trovare soluzioni comuni. Il web è una piattaforma che crea valore immediato, mettendo al centro le persone, cittadini non solo delle smart city, ma anche nel futuro di uno smart world».

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«Il web è uno strumento potentissimo non solo per scambiare informazioni, ma soprattutto per condividere i processi decisionali in massima trasparenza». Con buona pace dei governi, delle imprese e dei “signori della Rete”.