La Guardia di Finanza ha chiuso i siti Torrentreactor.net e Torrents.net per aver divulgato a fine di lucro materiale coperto da diritto d’autore
La Procura della Repubblica di Vallo della Lucania ha dato mandato alle Fiamme Gialle di chiudere “al fine di interrompere l’illecita diffusione di opere coperte dal diritto d’autore online, con fini di lucro” due siti pirata: Torrentreactor.net e Torrents.net.
L’indagine è nata nel 2011
I siti appartenevano al network di Italianshare, già sotto controllo della Gdf dal 2011. Torrentreactor.net e Torrents.net offrivano link da cui scaricare gratuitamente opere coperte da diritto d’autore. “I siti oscurati si presentavano come forum, nonché tracker, finalizzati alla raccolta, indicizzazione e diffusione di materiale tutelato da diritto d’autore, attraverso la condivisione di c.d. “file .torrent” che permettevano di reperire sulla Rete le opere piratate”, spiegano le Fiamme Gialle.
Più di due milioni i contenuti piratati
Torrentreactor.net, localizzato in Ucraina, consentiva l’accesso a 1.695.907 opere piratate mentre Torrents.net raggiungeva quota 788.252 opere. Non solo i contenuti offerti erano illeciti, ma i due siti riuscivano a raccogliere fra i 3 e i 4mila dollari al giorno di ricavi pubblicitari.
“Sapevamo che nelle prossime ore i siti Torrent sarebbero stati invasi dalle novità discografiche in classifica, tra le quali anche Italia Loves Emilia i cui proventi delle vendite fisiche e digitali andranno a favore delle popolazioni colpite dal sisma”, ha commentato il Presidente di FIMI, Enzo Mazza. “L’operazione della Guardia di Finanza ha colpito piattaforme criminali che lucrano a danno di artisti e imprese italiane, come confermano i dati sui ricavi dei siti. Ora andrebbero sanzionati anche gli investitori pubblicitari che sostengono le attività illegali”.