Svelati gli obiettivi politici di Zuckerberg

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La advocacy start-up in difesa dei più deboli fondata dal patron di Facebook si pone come primo obiettivo di cambiare la legge sull’immigrazione USA

Human Capital, la lobby in difesa dei più deboli fondata da Mark Zuckerberg, sarà presentata solo nel weekend a causa di una clamorosa gaffe di uno dei responsabili dell’iniziativa. Nel frattempo il numero uno di Facebook, che permetterà i commenti sui commenti, ha rilasciato al Washington Post, la cui versione online ora è a pagamento, un’intervista in cui parla degli obiettivi della sua organizzazione, a cui partecipano grandi aziende come LinkedIn e Zynga.

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Una nuova riforma dell’immigrazione

Human Capital (il nome è ancora provvisorio) sarà sostenuta inizialmente da Zuckerberg con 20-25 milioni di dollari per arrivare poi a un budget di 50 milioni con il sostegno delle altre aziende della lobby. Il primo obiettivo è quello di cambiare la legge sull’immigrazione negli Stati Uniti. “L’attuale politica è strana per un paese di migranti e non è adatta al mondo di oggi” – ha spiegato Zuckerberg –  “C’è bisogno di un nuovo approccio: c’è bisogno di una riforma dell’immigrazione ampia che inizi con un’efficace sicurezza dei confini, che apra la strada per la cittadinanza e ci consenta di attirare i maggiori talenti e i lavoratori, non importa dove si è nati”. La lobby lavorerà a stretto contatto con le Istituzioni sia federali sia locali e userà “strumenti online e offline per promuovere l’appoggio a cambiamenti politici”.

Favorevoli e contrari

L’iniziativa ha spaccato in due la Silicon Valley. Alcune aziende IT temono che una lobby dei giganti del settore potrebbe attirare attenzioni non proprio positive e che una nuova legge sull’immigrazione possa rivelarsi controproducente. Coloro che invece sono favorevoli ritengono che la advocacy start-up debba interessarsi anche ad altri temi di interesse nazionale.

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