Dalle analisi dei dati inviati dalla sonda Curiosity è emerso che il suolo di Marte è ricco d’acqua ma anche di sostanze nocive per l’uomo
Gli scienziati della NASA hanno quasi abbandonato la speranza di trovare forme di vita su Marte e sembrano concentrare i propri sforzi per cercare le prove che invece sul Pianeta Rosso sia possibile viverci. L’analisi dei dati inviati da Curiosity ha portato buone notizie in tal senso, anche se fino ad un certo punto. Marte è ricco di acqua in superficie ma anche di sostanze tossiche per l’uomo.
Marte abbonda d’acqua
Il team del professore Laurie Leshin del Rensselaer Polytechnic Institute di Troy, che ha effettuato le analisi dei dati, ha scoperto che gli astronauti potranno estrarre dal suolo marziano un litro d’acqua ogni 0,03 metri cubi di terreno. Inoltre, la presenza di deuterio indica che la superficie del pianeta ha la capacità di immagazzinare l’acqua presente nell’atmosfera. “Sono stato davvero felice quando ho visto le prove che l’acqua è facilmente accessibile. Ed è probabile che questo sia vero ovunque si vada su Marte”, ha dichiarato Leshin.
E’ presto per parlare di colonizzare Marte
Marte è quindi ricco d’acqua ma le buone notizie, però, finiscono qui. Nel suolo di Marte Curiosity ha anche trovato molte tracce di perclorato, una sostanza tossica per l’uomo. “Il perclorato non è un bene per l’uomo. Bisogna capire come trattare questo elemento nel momento in cui gli umani entreranno in contatto con il suolo di Marte”, sottolinea Leshin.
Alla luce di queste rivelazioni sembra che la colonizzazione di Marte sia sempre più vicina ma non così presto come molti speravano. La missione Mars One è intenzionata a raggiungere il Pianeta Rosso per il 2020 ma le condizioni non sembrano ancora ottimali. Innanzitutto bisognerebbe risolvere il problema delle radiazioni spaziali e soprattutto il problema, non da poco, di come ritornare sulla Terra.