La giapponese fa i conti con l’uscita dal settore personal computer riportando conti in rosso nell’ultimo trimestre
Non è stata di certo una scelta semplice quella che ha portato un colosso come Sony a dirsi fuori da un mercato che non attrae più come una volta, quello dei personal computer. Dopo l’anticipazione di febbraio, quando l’azienda aveva annunciato le pesanti perdite, conseguenti la dismissione delle unità Vaio, arriva l’ulteriore mazzata con la chiusura del trimestre in perdita di 138 miliardi di yen, pari a 1,3 miliardi di dollari. Solo per fare un paragone temporale: nello stesso periodo del 2013 Sony aveva fatto registrare un utile di 93 milioni di yen.
Imaging e cinema in salvo
Se i numeri del settore computer sono impietosi non si può dire meglio degli altri. La telefonia mobile e le attività di comunicazione perdono 75 miliardi di yen. Gli unici settori in utile sono quello cinematografico, il musicale, l’imaging e i servizi finanziari. Continua la discesa del comparto TV dove, per la decima volta consecutiva, Sony registra un segno rosso. Nel 2014 l’azienda spenderà 135 miliardi di yen per procedere ad una ristrutturazioneper una delle compagnie che ha segnato la storia dell’elettronica di consumo.