Volando per mezzo mondo è giunto a Mosca dove vive una situazione paradossale, in attesa di ricevere asilo politico in Ecuador
L’uomo al centro dello scandalo NSA, Edward Snowden, è partito da Hong Kong alla volta della Russia. Da qui il giovane dovrebbe imbarcarsi per l’Ecuador dove riceverebbe asilo politico. La nazione, alla cui ambasciata britannica è isolato Julian Assange, ha espresso la volontà di Snowden di ricevere asilo politico attraverso le parole del ministro degli Esteri ecuadoriano Ricardo Patiño Aroca: “Il governo dell’Ecuador ha ricevuto richiesta di asilo da parte di Edward Snowden”.
Da Hong Kong all’Ecuador con scalo a Mosca
Il viaggio non è stato certo di piacere, almeno non sulla carta. Edward Snowden ha volato dall’Oriente al nord europa in compagnia di alcuni legali già attivi sulle vicende WikiLeaks. Prima di muoversi, il 29enne statunitense ha infatti chiesto l’ausilio dell’organizzazione di Julian Assange per affrontare le procedure penali previste dalle sue azioni presenti e future. Secondo gli Stati Uniti, Snowden non avrebbe potuto volare al di fuori di Hong Kong in quanto formalmente indagato per crimine. Adesso toccherà agli avvocati avviare le procedure in difesa del ragazzo.
Come The Terminal
In attesa di conoscere il proprio futuro, Snowden è rimasto allo “Sheremetyevo Airport” assieme agli accompagnatori fino a quando è stato raggiunto dall’ambasciatore ecuadoregno in Russia, Patricio Alberto Chavez Zavala. Anche se gli Stati Uniti hanno espresso la convinzione che la Russia possa espellere Snowden e rispedirlo in patria, fino a quando il ragazzo resta nelle zone specifiche dell’aeroporto non può essere toccato in quanto non formalmente immigrato. Una situazione che ricorda il Tom Hanks di The Terminal.