Sinofsky, numero uno di Windows 8 e Surface, abbandona Microsoft

E adesso? Ci si interroga sulle vere motivazioni che hanno portato alle dimissioni del numero uno di Windows. Steven Sinofsky, lascia Microsoft dopo 23 anni di onorevole servizio. Dissapori con il Ceo Steve Ballmer, si dice fosse il candidato alla successione, incapacità nel gestire al meglio i rapporti con le altre divisioni dell’azienda, incompatibilità con i progetti e obiettivi di espansione in nuovi mercati.  Se stiamo alle indiscrezioni, alle riflessioni e ai commenti che circolano sulla rete, è difficile comprendere la verità. Si può tentare soltanto di aggiungere un’altra riflessione. Innazitutto, la dipartita era già data per scontata nel momento in cui è avvenuto il lancio di Windows 8 e del tablet Surface oppure è successo tutto all’improvviso? Se Sinofsky doveva lasciare, e i giochi erano già fatti, perché non sfruttare il debutto del nuovo sistema operativo per inaugurare la nuova gestione? Sarebbe stato più semplice e lineare. I problemi non sono nati nelle ultime settimane, il rapporto con Ballmer e la fiducia di quest’ultimo nei confronti del manager, erano già compromessi.

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Qualcosa sta cambiano a Redmond

Di fatto emerge la necessità di avviare un cambiamento al proprio interno che possa rispondere al meglio alle nuove sfide del mercato. L’azienda sta attraversando un passaggio delicatissimo della sua storia: deve dimostrare di potere arginare l’effetto mobile e la concorrenza di Apple, Google e Samsung, difendere il monopolio enterprise e riuscire a essere protagonista nell’era Post-PC. Sinofsky non era l’uomo giusto al posto giusto, o tale veniva ormai considerato da Ballmer.

Corri Microsoft corri!

D’altra parte, per quante qualità vengano accreditate al numero uno di Windows, non si può negare che Microsoft in questi anni abbia accumulato ritardi nella consegna dei nuovi prodotti e fosse disallineato rispetto alle dinamiche di mercato, dinamiche che hanno determinato il successo della concorrenza nella dimensione smartphone e tablet lasciando un interrogativo di fondo: “Riuscirà a inseguire i leader di settore? Riuscirà a conquistare il mercato consumer con nuovi prodotti alternativi a Apple e Samsung e, soprattutto, riuscirà a far sì che il mercato enterprise rimanga ancora sintonizzato al cento per cento sulle lunghezze d’onda di Windows?. Microsoft si prepara per il new deal dell’era Post-PC. Corri Microsoft corri!

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